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Alpinismo

PUNTA DEL CALDROLON

per Via Strane normali, da Località Domadore

Punta del Caldrolon

Via di arrampicata aperta da Alberto da Ronch con la collaborazione dell'autore il 7 agosto del 2010. Prima ripetizione di Angelo Spadaro, Mila Costi e Massimiliano Emer, l'8 luglio 2012.

La Punta del Caldrolon vanta pochissime salite in assoluto, anche per il fatto che la Via Normale originaria presenta difficoltà elevate. Rispetto ad essa, la Via Strane normali abbassa di più di un grado la difficoltà massima di salita, e si svolge su roccia buona o ottima, in qualche punto da pulire, offrendo così un accesso relativamente facile a questa bella cima.

Martello e chiodi sono indispensabili; è raccomandabile portare del cordino di riserva e delle maglie rapide, per eventuale rinforzo o sostituzione dei punti di calata.

Nota dell'autore: Ringrazio calorosamente Alberto, che ha voluto condividere con me la prima salita di questa via, e che compare in varie fotografie.


Accesso

Dai pressi di Gosaldo si prende una stradina che porta in località Domadore, dove si trova una piazzola per parcheggiare.


Avvicinamento

Al vicino bivio si prende la stradina per Malga Cavallera. Al successivo bivio, si può proseguire per la stradina o prendere a sinistra il sentiero che sale più velocemente verso la malga.

Avvicinandosi alla malga si vede la sagoma del Sass d'Ortiga:

Si oltrepassa la malga, su traccia di sentiero nell'erba, piegando poi a sinistra e traversando. Al limitare del pascolo si raggiunge e oltrepassa una croce:

Il sentiero prosegue lungamente in costa:

Si raggiunge il bivio per Forcella d'Oltro e si prende quella direzione, in salita:

Prima di raggiungere la forcella, si devia dal sentiero verso destra e si risalgono ripidi prati:

Si raggiunge così l'attacco, che si trova circa a quota 2150 m, presso lo spigolo sud-est della base:


Tracciato


Salita

L1: Si sale obliquando decisamente verso destra, su buona roccia gialla (IV). Si giunge sotto un camino-fessura, che si aggira ancora sulla destra (chiodo), per poi risalire (passo di V) e sostare sopra al camino, su un comodo spiazzo (chiodo). 35 m, IV, un passo di V.

L2: Si mira direttamente alla vistosa cengia mugosa, salendo per placche, lasciando a sinistra una evidente fessura-diedro. Si trova una clessidra verso la fine del tiro. Sosta su pini mughi:

35 m, V.

L3: Dai mughi si raggiunge e sale un evidente e breve camino sulla sinistra (IV):

Si raggiunge un forcellino; da qui si scende brevemente sul versate opposto, per poi attraversare alcuni metri a sinistra e sostare su una grande clessidra:

40 m, IV, III.

L4: Si sale abbastanza liberamente per facili rocce, fino ad imboccare un camino sulla destra:

Si giunge su una friabile forcellina, e si sosta pochi metri in alto a sinistra, su spuntone. 55 m, III+.

L5: Con altri facili 20 metri si punta direttamente alla cima, superando un breve risalto (passi di III):

Sosta su spuntone. 20 m, II, passi di III.


Rientro

La discesa si svolge preferibilmente per la parete che guarda Forcella d'Oltro, come per la Via Normale originaria. I punti di calata sono attrezzati, eventualmente da rinforzare o rinnovare. Si eseguono due calate di 40 metri e una di 15 metri nel canale di destra (faccia a valle). Infine un'ultima calata nel vuoto di circa 40 metri permette di raggiungere i prati sottostanti.

Il resto del rientro si svolge sullo stesso percorso dell'andata.

gb, 2010-08-07

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