salita per Via Normale Sud e rientro per Via Normale Est
Quest'itinerario per Cima Brenta combina la salita per la via normale da sud con la discesa per la normale da est ed il rifugio Tucket, offrendo un percorso altamente remunerativo e vario. Pur non presentando difficoltà eccessive, é richiesta esperienza alpinistica.
L'itinerario richiede necessariamente una corda di almeno 30 m per la calata nella forcelletta fra la cima principale e la cima est e per la successiva risalita.
Utili i ramponi per la discesa lungo la vedretta di Tucket.
La descrizione della via di salita qui riportata é molto sintetica. Per un maggior dettaglio della prima parte dell'itinerario si veda, sempre in trekking-etc, l'itinerario "Cima Brenta, Via Normale da Sud, da Rifugio Brentei"
Dal rifugio Brentei prendere il sentiero 323, con indicazione per il Rifugio Alimonta.
Si procede fino a raggiungere e superare una strettoia dopo la quale si abbandona il sentiero per prendere il ghiaione a sinistra, che sale verso una rampa rocciosa.
Lì si trova l'attacco della via di salita.
Si risale la rampa, iniziando un po' a sinistra dello spigolo, e poi proseguendo lungo lo stesso si raggiunge una rampa più facile e poi, proseguendo in diagonale verso destra si punta verso l'evidente cengia soprastante.
Raggiunta la cengia, la si percorre lungamente, traversando verso destra. Questo tratto include il superamento di un paio di canalini e di alcuni passaggi esposti.
Si raggiunge così la base di un grande canalone, che presenta a sinistra alte pareti giallastre a strapiombo. Stando a destra del canalone si superano le prime roccette e ci si trova alla base di una parete grigia, appoggiata e molto lavorata.
La si risale, su II grado con qualche passo appena superiore, fino a raggiungere la rampa, rocciosa prima e poi detritica, che segue.
Si arriva così ad un'altra cengia,
che si traversa verso destra, sotto gialle pareti, mirando a quello che si intuisce essere l'imbocco dell'anfiteatro finale.
Si vince l'imbocco dell'anfiteatro, tenedosi poi sulla destra si guadagna la cresta sommitale che brevemente porta alla vetta.
Grandioso il panorama che si gode dalla cima
e dalla quale si intravede anche la città di Trento.
Dalla cima (m. 3.150) si segue la traccia
che punta ad est (vista sul lago di Molveno) e scende in un canale
fino a terminare nei pressi di un chiodo di calata.
Una doppia di circa 15 m ci porta sull'esile forcelletta.
La risalita sul versante opposto richiede un breve passaggio di III+ (anello poco sulla sinistra del punto di attacco).
Un quindicina di metri più in alto é situato un altro anello dove é possibile fare sicura per recuperare il compagno.
Nota: il superamento della forcelletta percorsa in senso inverso risulta alquanto più complesso.
Da qui in avanti, l'uso della corda non si rende più strettamente necessario a chi disponga di una buona base alpinistica. Tuttavia se ne consiglia per sicurezza l'utilizzo, come pure è richiesto il set da ferrata per la parte di itinerario in comune con il sentiero delle Bocchette Alte.
Ci si porta ora sul versante opposto e si prosegue calandosi in un canale,
dove la roccia si mantiene complessivamente discreta (II+, presenti alcuni chiodi di calata),
fino a ricongiungersi con il sentiero delle Bocchette Alte che si prende verso sinistra
e lo si percorre fino alla Bocca di Tuckett.
Dalla forcella si scende lungo l'omonima vedretta per poi portarsi in breve al rifugio Tuckett (m. 2.268, 3h 30m dalla cima).
Dal rifugio si scende dapprima lungo il sentiero 328
fino alla Sella del Fridolin (m. 2.043), poi si prende verso sinistra il sentiero 318, che sale dal rifugio Casinei, e che ci conduce in meno di un'ora, passando attraverso la Galleria Bogani,
al Rifugio Brentei (5h 10m dalla cima).
■ rd, 2015-08-29
Copyright © 2010-2021 trekking-etc - Tutti i diritti riservati
Developed by gb-ing, powered by etc-cms
termini d'uso - esclusione di responsabilità - privacy e cookie