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Descrizione
Escursionismo

CIMA DELL'UOMO

per Via Normale, da Chalet Cima dell'Uomo

Cima dell'Uomo

Escursione molto remunerativa, su un tremila dolomitico situato in posizione panoramica estremamente favorevole.

Riservata all'escursionista che non teme i mille metri di dislivello, di cui metà in risalita su ripido ghiaione, e passaggi di I grado talvolta esposti, questa meta offre viste d'incanto su una serie quasi infinita di gruppi e montagne, tra cui il Massiccio di Cima Bocche, la Catena dei Lagorai, i Gruppi del Catinaccio e del Sella, la Marmolada, la Civetta, i gruppi dell'Agnèr e delle Pale di San Martino.

Il tratto del percorso che si svolge in cengia sulla parete sud della cima è attrezzato in alcuni punti con pioli e anelli cementati.

Si raccomanda l'utilizzo del caschetto nella parte alta del percorso, poiché persone e animali spesso provocano la caduta di sassi.

Nota dell'autore: Ringrazio molto l'amico Dario e mio figlio Andrea che hanno condiviso con me questo itinerario, e che compaiono in varie fotografie.


Accesso

Da Passo San Pellegrino, si prende una strada secondaria con indicazione per Chalet Cima dell'Uomo. Giunti allo chalet, si trova parcheggio presso lo stesso o poco sotto, lungo la strada.


Percorso

A monte dello chalet, si imbocca un canale erboso e lo si risale. Poco a sinistra si trova una seggiovia, normalmente ferma nella stagione estiva:

Si raggiunge così la stazione a monte dell'impianto. Non si segue la direzione del successivo impianto, ma bensì si traversa in costa erbosa su tracce, puntando sempre alla base del ghiaione. Si attraversa una pietraia, e poi un altro tratto erboso:

Quindi si raggiunge il ghiaione e si inizia faticosamente a risalirlo, abbastanza liberamente. Si passa a fianco di un grosso masso situato più o meno a metà:

Continuando a salire, si raggiunge un primo sperone roccioso alla base di Cima dell'Uomo, dove segni bianco-rossi indicano di passare a destra:

Si risale ancora faticosamente seguendo segni e tracce:

Ad un primo bivio, con indicazione che a destra porterebbe al Sasso di Tasca e al Passo delle Cirelle, si prende a sinistra; ad un secondo bivio, che a sinistra porterebbe alla Forcella dell'Uomo, si prende a destra.

Una chiara indicazione ci segnala l'inizio della cengia che attraversa in diagonale verso destra la parete sud:

Si raggiunge facilmente una forcellina:

Più avanti si risale qualche tratto con pioli e anelli cementati:

Si prosegue così fino a sbucare sulla cresta sud-est, attraverso una forcella:

Si prosegue facilmente seguendo tracce e segni:

Si raggiunge così presto la cima.


Ritorno

Stesso percorso dell'andata.

In alternativa è possibile optare per una discesa più suggestiva: al bivio per il Sasso di Tasca, cambiare direzione, attraversando prima un rudimentale ponticello di assi:

Poi scendendo alcuni passi su roccette attrezzate con cordino, risalendo ad una forcellina e poi subito a sinistra (attenzione a seguire i segni bianco-rossi), atrraversando uno stretto passaggio:

Si prosegue, puntando al ghiaione più avanti:

Per raggiungerlo occorre deviare dal sentiero quando questo piega decisamente a sinistra per risalire su rocce. Si asseconda il ghiaione, che permette una discesa divertente, veloce e poco faticosa:

Nella parte bassa del ghiaione, si piega verso destra, andando a ricongiungersi con le tracce di salita. Il resto del rientro si svolge lungo il percorso di andata.

gb, 2013-08-16

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