Via Normale, dal rifugio Pedrotti al Rosetta
La Pala di San martino 2982 mt. rappresenta la piu' importante e suggestiva montagna di tutto il comprensorio delle pale di San Martino. Nota per le grandi pareti verticali su tutti i versanti e per la grande quantita' di vie di roccia (circa una ventina) di difficolta' medio alte, tuttavia nel lato nord est si trova la parte piu' debole che permette la salita, non per questo banale, della via normale, lunga e laboriosa attorno al labirinto e continui saliscendi dei 6 pinacoli che collegano la pala all'altopiano della Fradusta attraverso cima scarpe con passaggi frequenti di II grado e la salita finale di III grado ed un passo di IV grado nella risalita della quinta torre (passaggio chiave) dopo il gendarme.
Un caloroso ringraziamento a Roberta gestore del rifugio Rosetta pedrotti per avermi dato tutte le news per la salita e per il sempre accogliente e prelibato servizio in rifugio
un sincero ringraziamento anche per la recente chiodatura e messa in sicurezza ad opera del progetto collegio guide alpine del trentino e chiodatura delle guide locali di San martino
Si parte dal rif. rosetta Pedrotti e si imbocca il sentiero 707-709 in direzione est sull'altopiano della Fradusta per poi dopo 15 minuti abbandonarlo e deviare verso dx in corrispondenza di una dorsale con ometto sulla punta come illustrato in foto
il rifugio alle spalle dopo la deviazione a destra
da qui in poi rimontare la dorsale e mirare di fronte a noi in direzione della parete nord della pala senza percorso obbligato, presenti vari ometti e salire fino alla cresta che ci separa sotto di noi dal ghiacciaio della pala. poi tenere la sinistra fino a cima scarpe
serie di saliscendi verso Cima Scarpe, con traccia di salita in giallo
Da Cima Scarpe si scende verso la forcella che separa l'altopiano dal primo pinnacolo
Discesa faccia a monte su rocce di 1 e 2 grado verso il primo pinnacolo
Inizio della via al primo pinnacolo: si notano i bolli gialli ed i chiodi cementati in maniera egregia dalle guide pale di san martino
Primi 8 metri in salita della prima torre diff. II grado.
Attraversamento su cengia comoda verso il 2° pinnacolo; notare bollini gialli
Intaglio di passaggio tra il 1° e 2° pinnacolo
Aggiramento dal 2° al 3° pinnacolo con cengia piu' sottile e piccoli appigli
Anello di calata sul 3° pinnacolo, di 7 - 8 metri
Traverso delicato dal 3° pinacolo al 4° pinnacolo
Verso il gendarme il quale è l'unico da aggirare e superare a sinistra
Per arrivare al gendarme si effettua una seconda calata di 7 metri dal 4° pinacolo, per poi risalire sul lato opposto
Superato il gendarme inizia il punto chiave di tutta la via. la risalita di 40 metri del muro di roccia della 5 torre. i primi 7 metri sono di III+ con il passaggio chiave di IV poi subito si addolcisce sul III tranquillo a zig zag destra poi a sinistra verso la sosta.
E' consigliabile che il primo di cordata recuperi lo zaino in un secondo momento in quanto il peso puo' influire notevolmente su questo passaggio
Risalito il 5° pinnacolo si notano subito i bolli gialli e l'ometto da aggirare nuovamente a destra
Particolari dei passaggi in cengia
Ultimo traverso delicato con discesa di 2 metri su minuscoli appigli forse un po' forzato per seguire la chiodatura per mani e piedi per incrociare il 6° ed ultimo pinnacolo
Aggiramento 6a torre con ultima calata per poi risalire altro muro di 60 metri della nord est della pala verso la cengia ghiaiosa di grado massimo; III molto tranquilla ben protetta per fare un ottima "conserva"
Il 6° pinacolo alle nostre spalle
Risalita alla cengia ghiaiosa poi sentiero verso la cima, attenzione a seguire sempre i bolli gialli ed ai passaggini delicati su roccia un po' ghiaiosa
Uscita in Cima e bivacco di fronte a noi e sotto un bel tramonto
Si segue a ritroso la via di salita, approfittando ove lo si ritiene opportuno delle calate in corda doppia dopo la cengia ghiaiosa valutando la solidità dei fittoni presenti.
■ fc, 2017-07-03
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