per il Sentiero del Corazza, da Pietra
Il Corazza o Coraza era un eremita, che aveva costruito il suo ricovero su una cengia sotto un tetto di roccia sulle pendici orientali del Bondone. Il sentiero articolato che sale passando vicino al Bait del Corazza offre paesaggi e scorci molto interessanti e un ambiente per lo più solitario ma ricco di fascino.
E' un percorso raccomandabile nella bella stagione, benché addatto ad escursionisti esperti, ma con la dovuta esperienza e accortezza può essere fruito anche in versione invernale, come appare da questa descrizione.
Note dell'autore: un grazie agli amici Armando e Roberto con cui ho condiviso l'itinerario; riguardo alla traccia GPS, mi è difficile garantire l'estrema precisione di alcuni tratti, in particolare i passaggi con pochissima esposizione satellitare, ma non mi aspetto che ne derivi alcun problema di orientamento.
Nota dell'autore (2019): dopo aver ri-percorso questo meritevole itinerario, in una bella giornata autunnale, ho aggiornato alcune parti.
Salendo per la SP25, che da Aldeno porta verso Le Viote del Bondone, subito dopo l'abitato di Cimone, sulla sinistra, si dirama una stradina, che porta alla frazione Pietra. Appena prima delle case si trova un parcheggio, e un altro si trova quasi all'uscita dalla frazione.
Dal parcheggio si sale per la scorciatoia (traccia più scura sulla mappa), o si prosegue per la strada:
Si raggiunge e prende un bivio a destra per Località Spagnolli, e più avanti un altro bivio a sinistra:
Da Spagnolli, seguendo le chiare indicazioni, si prosegue verso ovest, poco dopo si guada un ruscello, e si inizia a salire più decisamente nel bosco:
Si raggiunge Località Le Fratte, dove si trova un ricovero:
Al vicino bivio, e ai successivi due, si segue sempre l'indicazione per il sentiero 638 del Coraza, che sale guadagnando costantemente quota, e proponendo sempre più spesso passaggi interessanti su roccette, su cenge e attraverso canalini.
L'itinerario è sempre ben riconoscibile dalle tracce di sentiero, e dai frequenti segni bianco-rossi, e dove è più esposto o impegnativo è attrezzato con cordino metallico.
Si deve deviare di pochi metri dal percorso, in corrispondenza di un canalino a quota 1880 m circa,
per raggiungere il Bait del Corazza:
Poi si riprende il canalino e lo si risale:
Quando il canale si apre si prosegue per roccette e sentiero:
fino a raggiugnere la croce in Località Pala Granda.
Si risale ancora fino a raggiungere il bivio con il sentiero 636, ai piedi del Doss d'Abramo, che si prende verso destra, in direzione nord-est.
Si percorre tutto il crinale che porta verso Cima Verde, fino al bivio con il sentiero 630, da dove si raggiunge la sommità di Cima Verde in poche decine di metri.
Da Cima Verde si prende il sentiero 630 verso Baita Sparavei. Il sentiero scende lungamente, con qualche tratto attrezzato:
Ad un primo bivio, in Località Acqua del Mandret, si prosegue ancora a lungo verso Baita Sparavei, ma ad un secondo bivio, prima di raggiungerla, si prende il sentiero che devia a destra.
Questo lungo sentiero, non segnato, attraversa prevalentemente in direzione ovest-sud-ovest, mantenendosi attorno a quota 1450 m, con alcuni saliscendi. Evitare di prendere deviazioni che scendono a sinistra.
Verso la fine di questo traverso, si trovano di nuovo tratti attrezzati:
Poi il sentiero piega decisamente più a sud, fino a confluire sul sentiero di andata. Ripercorrendo questo in discesa, si torna al punto di partenza.
■ gb, 2013-12-22
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