da Campione del Garda a Tignale
Questa frazione del Grande Giro del Garda (Rock) ricalca il percorso della terza tappa del giro classico, con l'eccezione della prima parte, che sale lungo la Ferrata di Campione.
La ferrata, che è un vecchio sentiero scosceso, riattato e riattrezzato, è divertente e non oppone particolare difficoltà.
Sia in ferrata che su sentiero, i panorami sono veramente remunerativi, con scorci assolutamente di rilievo nella parte alta, incluse le viste sull'Eremo di Montecastello.
Il percorso, in rapporto alle altre tappe, è piuttosto leggero (6.6 Km per 750 m di dislivello positivo), per cui i camminatori più forti potrebbero volerlo unire alla frazione successiva. In tal caso si avrebbe una tappa decisamente impegnativa, non tanto dal punto di vista della distanza (21 Km e mezzo), quanto per il dislivello (1600 m).
Si raggiunge innanzitutto il lungolago e lo si percorre verso sud:
In prossimità dell'estremo meridionale della penisola di Campione, si trova un circolo nautico; lo si attraversa dirigendosi verso la parete che lo sovrasta:
Si passa dietro un box,
si sale per traccia di sentiero non sempre evidente,
passando a fianco di una sbarra,
per trovare quasi subito l'attacco:
Si sale seguendo le ottime assicurazioni, con difficoltà mai elevata:
Nella parte finale il terreno è coperto dalle reti metalliche para-massi, che offrono alle scarpe un'aderenza inferiore rispetto alla roccia, per cui occorre prestare un po' più di attenzione.
Pittoresco il passaggio sotto un ponte di roccia:
Presto si raggiunte il culmine della ferrata; poco sulla destra si trova la croce che svetta sopra Campione:
Seguendo in avanti la traccia di sentiero, in breve si converge sul sentiero 266, che si prende a sinistra, in salita:
Il sentiero sale con pendenza marcata,
guadagnando quota e offrendo viste interessanti su Campione e sul lago:
La pendenza del sentiero poi si addolcisce:
A due bivi, si segue la direzione per Prabione,
si passa accanto ad una casa rurale, su breve tratto cementato,
e al successivo bivio si svolta a sinistra, ancora in direzione di Prabione:
Al bivio successivo, si svolta di nuovo a sinistra, stavolta evitando Prabione, e seguendo invece le indicazioni per il Monte Cas:
Si costeggia un parco avventura, e alla fine dello stesso, ci si mantiene a sinistra al bivio (sempre puntando al Monte Cas), e subito dopo a destra.
Si tiene di nuovo la destra a un bivio successivo, non segnato:
Il sentiero si fa nuovamente ripido; si attraversa una pietraia,
il panorama si fa via via più ampio,
ci si tiene a sinistra a un altro bivio non segnato,
si procede con occasionali zig-zag:
Altri due bivi, ravvicinati, a sinistra, e poco dopo si arriva a un bel punto panoramico:
Ora il sentiero si sviluppa in dolce falsopiano, in posizione elevata sul lago,
finché si trova una deviazione a destra, con indicazione per Monte Cas:
Si raggiunge presto la cima, anch'essa molto panoramica:
Si prosegue, in leggera discesa, ritrovando il sentiero principale,
e poco dopo un altro punto panoramico offre una visuale verso la parte meridionale del lago, e sull'Eremo di Montecastello:
Seguendo il sentiero si arriva al santuario:
Poi si scende per la Via Crucis (alcune scalinate offrono possibili scorciatoie):
dopo una grande curva a sinistra,
si raggiunge un capitello, dove ci si dirige a sinistra, verso sud-ovest:
Belli i panorami sul lago; se la giornata è tersa si vede bene la Rocca di Manerba:
Anche le vista sul Monte Baldo sono splendide:
Si raggiungono le prime case di Gardola, frazione di Tignale; si svolta a sinistra, seguendo la SP 83:
Quando questa presenta un tornante, si svolta a destra, puntando al centro del paese, che è il punto di arrivo.
■ gb, 2019-01-20
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