da Caprino Veronese a Rifugio Telegrafo
Spettacolare frazione del Grande Giro del Garda (Rock), abbastanza imegnativa dal punto di vista fisico, ma emotivamente e scenograficamente molto appagante.
Il percorso si snoda su terreno vario, in gran parte per zone poco frequentate, e il paesaggio cambia continuamente, a mano a mano che si procede e si sale di quota.
Si concatenano le prime due delle otto più significative cime della Dorsale del Baldo, e prima di giungere al Rifugio Telegrafo si transita al Rifugio Fiori del Baldo e al Rifugio Chierego.
Tutti e tre i rifugi sarebbero otime opzioni come punto di arrivo, ma in epoca epidemica, quando l'autore ha percorso l'itinerario, era difficile trovare posto per pernottare.
Da Caprino Veronese di sale verso nord per Via Generale Cantore,
e in corrispondenza di una marcata curva a destra, si lascia la strada per imboccare una scalinata,
si percorre la stretta viuzza,
e si confluisce in Via Lucchini:
Al successivo bivio si tiene la destra,
si procede su strada poderale,
e si raggiunge l'abitato di Gaon:
Si prende a sinistra, fino a un altro bivio, dove si prende di nuovo a sinistra, seguendo le indicazioni per il sentiero 662,
poi si va dritti:
Al successivo bivio si prende a destra,
e si inizia a salire nel bosco, su strada in parte lastricata:
Dopo 350 m circa, si svolta a sinistra,
e dopo altri 200 m scarsi, si svolta a destra, sempre seguendo le indicazioni del sentiero 662:
Si prosegue ora, sempre in salita, nel bosco,
tirando dritti a un incrocio,
e seguendo il sentiero,
con occasionali viste verso la pianura:
Si continua a salire:
Verso quota 900 m, si trova una piccola radura,
e un bivio dove si tiene la sinistra:
Si attraversa una radura più ampia, seguendo i segni bianco-rossi e occasionali paletti:
Alla fine della radura, in corrispondenza di un abbeveratorio, si tiene la destra,
e si prosegue:
Si raggiunge così un cancello,
con il segno del sentiero su uno dei pali di sostegno:
Si oltrepassa il cancello, e si prosegue nel bel bosco di faggi:
Si confluisce poi su una strada bianca,
sulla quale si prosegue:
Al bivio poco dopo si svolta a sinistra:
e si prosegue sempre sul sentiero 662, mentre predomina sempre più il terreno a pascolo:
Si sale per un avvallamento erboso,
si supera un laghetto,
finché la vista si apre sulla Cresta del Baldo, dove già si scorgono i primi due rifugi:
Si confluisce sul sentiero che sale da Malga Valfredda,
e in breve si raggiunge la cresta, dove si prosegue:
Si apre la visuale sul Lago di Garda e i rilievi dell'Alto Garda Bresciano,
mentre verso sud-est si può vedere l'abitato di Spiazzi:
Si continua a salire per sentiero,
lasciandosi a sinistra una strada sterrata,
fino ad arrivare al Rifugio Fiori del Baldo,
dove si può trovare cordialità e un'ottima merenda.
Si prosegue, ancora per sentiero, lasciandosi la carrareccia a sinistra,
fino a raggiungere il Rifugio Chierego,
con le sue simpatiche sculture:
Si prosegue per sentiero, salendo verso Cima Costabella,
sulla cui sommità si trova un osservatorio con le indicazioni delle cime circostanti:
Si scende sull'altro versante,
andando a transitare per la Bocchetta del Coal Santo,
per poi risalire,
con accattivanti panorami,
fino al Passo del Camino:
Subito prima del passo, a sinistra, si dirama una traccia di sentiero,
che in breve permette di raggiungere la Vetta delle Buse:
Da lì, si apre la vista su Punta Telegrafo, e l'omonimo rifugio:
Si torna al Passo del Camino, lo si oltrepassa, scendendo un poco,
e passando a fianco di una caratteristica sentinella:
Si oltrepassa la targa dove si trova la deviazione a sinistra per la Ferrata delle Taccole:
Per l'eventuale salita della ferrata, si consulti lo specifico itinerario sul questo sito.
Si procede ancora un poco per la Mulattiera delle Creste,
e a un bivio con indicazione per il rifugio, si prende a sinistra:
Si percorre il sentiero, in qualche tratto attrezzato,
fino a raggiungere il Rifugio Telegrafo:
Belli i panorami dalla terrazza del rifugio:
■ gb, 2020-09-04
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