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Trekking Grande Giro del Garda (Rock) Nona Tappa, prima parte
Escursionismo

NONA TAPPA, PRIMA PARTE

da Rifugio Telegrafo a Rifugio Graziani

Cima Valdritta
croce e panorama

Questa è un'altra frazione superlativa del Grande Giro del Garda (Rock), che mette a seria prova il fiato e le gambe, ma regala scorci di grande respiro e paesaggi di notevole bellezza.

Si salgono (non necessariamente tutti) altri sei degli otto rilievi significativi della dorsale del Baldo, per poi andare gradualmente a scendere fino a Bocca di Navene, e da lì compiere un'ultima risalita fino alla meta.

I panorami, che si affacciano principalmente sui due lati della dorsale, offrono visuali spettacolari verso il Lago di Garda e in direzione della Val d'Adige, ma anche accattivanti viste prospettiche lungo la dorsale stessa.


Percorso

Dal Rifugio Telegrafo si sale in direzione nord verso la punta omonima,

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fino a raggiungerla:

Punta Telegrafo

Si prosegue, scendendo lungo il versante opposto,

Cresta del Baldo
scendendo da Punta Telegrafo

fino a riguadagnare la mulattiera, sentiero 651:

Confluenza

La si percorre per circa 700 m,

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finché sulla sinistra si trova un paletto a sezione quadrata:

Deviazione
per Punta Pettorina

Da qui, volendo salire a Punta Pettorina, si prende una labile traccia, che sale a sinistra, guadagnando rapidamente la cresta,

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e in 150 m circa dalla mulattiera si raggiunge la cima:

Punta Pettorina

Tornando sui propri passi, si riprende la mulattiera,

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per altri 750 m circa,

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superando uno degli svariati punti panoramici verso il lago,

Punto panoramico

e raggiungendo un bivio, con indicazione a destra per Malga Novezza:

Bivio dritti
e deviazione sx per Cima senza Nome

Volendo salire alla Cima Senza Nome, da qui si può prendere una labile traccia che sale obliquamente a sinistra, salendo in cresta,

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e proseguendo lungo la stessa,

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sempre trovando un varco tra i mughi:

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Si risale un tratto di roccette, passando appena a sinistra di un risalto,

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per descrivere poi una frazione di arco di cerchio verso sinistra, fino a trovare un forcellino,

Forcellina

superando il quale, prima su roccette, poi su traccia di sentiero, su raggiunge la cima, contraddistinta da un orribile e grosso bollo nero:

Cima Senza Nome

Belli i panorami verso la parte meridionale del lago,

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e verso nord, con vista su Cima Valdritta:

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Si può ora tornare sui propri passi, per riprendere la mulattiera verso nord.

In alternativa, si procede verso nord-nord-est, seguendo la cresta (traccia rossa sulla mappa), e trovando uno spigolo roccioso alto circa 8 m, che si può discendere in arrampicata (II grado, attenzione a posssibili appigli malfermi):

Scendendo da Cima Senza Nome
per lo spigolo nord

In tal caso, si segue poi la cresta, nella stessa direzione,

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fino a una forcellina erbosa,

Forcella

dove la traccia di sentiero piega a destra, raggiungendo in pochi passi la mulattiera:

Confluenza

Si prosegue sulla mulattiera, oltrepassando Forcella Valdritta, dove si tira dritti, ignorando il sentiero 5 che si dirama a sinistra per scendere verso il Malcesine,

Bivio dritti

e circa 300 m più avanti si trova il bivio per Cima Valdritta.

Vale davvero la pena salire almeno su questa cima, la più elevata della catena, con i suoi 2218 m; si prende quindi il sentiero che sale a sinistra,

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e lo si segue mentre sinuosamente guadagna quota, fino a raggiungere prima una forcellina,

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e da lì, con percorso praticamente diretto,

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la croce:

Cima Valdritta (croce)

La vetta vera e propria si trova poco a nord,

Cima Valdritta (vetta)

e il panorama è grandioso, sul lago,

Panorama da Cima Valdritta
verso l'Alto Garda Bresciano

sulla parte meridionale della cresta,

Panorama da Cima Valdritta
verso Cima Senza Nome e Punta Telegrafo

verso est,

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e verso nord, sul proseguo della dorsale.

Si torna sui propri passi, riguadagnando la mulattiera, e riprendendo il cammino verso settentrione.

Il sentiero si fa più stretto, tortuoso, e presenta frequenti saliscendi:

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Presto si arriva a scorgere la Cima del Longino, che sembra vicina ma dista circa un Km di cammino:

Cima del Longino
vista dal sentiero

Si percorre il bel sentiero, a tratti in cresta, a volte a sinistra della stessa.

Un tratto scosceso in discesa è attrezzato con catene:

Catene

Quando i sentiero volge verso il lato est della cima, si oltrepassa una croce, posta sopra una targa in marmo,

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e dopo ancora un po' di saliscendi, in costa,

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si arriva a un bivio dove il sentiero prenderebbe decisamente in discesa:

Deviazione
per Cima del Longino

Se si vuole salire sulla Cima del Longino, è qui che si deve deviare a sinistra, seguendo la traccia di sentiero fino a un sasso con un segno "C" e una freccia:

Bivio

Qui si svolta a sinistra, su traccia di sentiero a tratti appena intuibile, rimanendo sulla sinistra di un evidente ghiaione,

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e cercando di seguire i segni "C" che occasionalmente si trovano sulle pietre,

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per curvare verso sud, poi gradualmente verso ovest fino alla cresta,

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dalla quale la traccia di sentiero, appena visibile, conduce alla cima:

Cima del Longino

Ancora fantastici i panorami, anche sulla Val d'Adige, dove lo sguardo arriva a cogliere Rovereto:

Panorama da Cima del Longino
verso Rovereto

Si torna sui propri passi, fino al sasso con la "C" dove si era svoltato a sinistra, e si riprende la traccia verso nord,

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confluendo poco dopo sul sentiero principale:

Confluenza

Si scende gradualmente fino al successivo marcato avvallamento,

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per poi risalire,

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fino a raggiungere Cima delle Pozzette, l'ultimo rilievo significativo del Baldo:

Cima delle Pozzette

Di nuovo grandi panorami, con chiara vista su Malcesine:

Panorama da Cima delle Pozzette
con Malcesine e Campione

Si prosegue ancora a lungo,

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passando a fianco della stazione a monte della Seggiovia di Prà Alpesina:

Seggiovia Prà Alpesina
stazione a monte

Poco prima di questa, ma anche subito dopo, si può prendere a destra una sterrata (traccia gialla sulla mappa), che permette di procedere su terreno più comodo.

Altrimenti, si va dritti,

Sul sentiero
verso nord

Bivio dritti

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fino alla stazione a monte della Funivia di Malcesine:

Funivia di Malcesine
stazione a monte

Subito dopo si può, volendo percorrere una variante più comoda (di nuovo traccia gialla sulla mappa), svoltare a destra all'ampio bivio,

Bivio dritti

altrimenti si procede dritti,

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lungo la Colma di Malcesine, arrivando al punto panoramico che si trova al suo culmine:

Colma di Malcesine
punto panoramico

Grandi panorami sul lago, ma anche ottima visuale verso il Monte Altissimo, sul cui fianco si distingue il Rifugio Graziani:

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Si scende ora verso est,

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su sentiero con tratti scoscesi e pietre levigate,

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proseguendo poi dritti a un bivio,

Bivio dritti

e raggiungendo la strada:

Confluenza

La si lascia poco dopo,

Bivio dritti

scendendo per il bosco,

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fino a ritrovarla:

Confluenza

Poco dopo si trova Bocca di Navene, con l'omonimo ristorante:

Bocca di Navene
e bivio dx, poi dritti

Si potrebbe proseguire lungo la strada, che però è fastidiosamente trafficata.

E' preferibile scendere a destra per sentiero,

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percorrendo prima un tratto di bosco,

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poi verdi pascoli,

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lasciandosi a destra Malga Tolghe,

Malga Tolghe

e a sinistra una casupola in pietra,

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salendo infine con qualche curva fino al Rifugio Graziani:

Rifugio Graziani

gb, 2020-09-05

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