da Malcesine a Riva del Garda
Anche in questa sua ultima tappa il Grande Giro del Garda non manca di stupire in positivo.
Dopo un tratto iniziale su stradine pianeggianti e poi su lungolago, con il quale si raggiunge Navene, si sale con decisione e costanza fino a raggiungere i 1160 m di elevazione, per poi scendere altrettanto, fino a Torbole, e finire in bellezza, di nuovo su lungolago fino a Riva del Garda.
Il dislivello del percorso risulta inevitabile, stando alle varie fonti cartografiche, dato che non sono presenti sentieri ragionevolmente praticabili che passano a quote inferiori. In compenso, le viste dai vari punti panoramici sono veramente aeree e spettacolari.
Dal porto di Malcesine ci si incammina verso nord, attraverso le strette e pittoresche vie del centro storico:
Si raggiunge così la Piazza del Porto Vecchio, con le sue caratteristiche sculture,
poi si infila Via Borre, verso est,
per raggiungere un'altra piazzetta,
dopo la quale si svolta a sinistra per Via Castello,
per passare sotto il Castello Scaligero, emblema della località:
Si prosegue in Via Cerche,
si passa per la Porta Orientale, in direzione est, per attraversare la strada regionale Gardesana tramite un sottopasso:
Si imbocca così Via Navene Vecchia, e la si segue, oltrepassando la stazione della Funivia Monte Baldo:
Si percorre Via Navene Vecchia per circa 1200 m,
per poi imboccare a sinistra Via San Marco:
La si percorre per meno di 1400 m,
con belle viste sul lago,
camminando tra gli uliveti,
fino a confluire nuovamente su Via Navene Vecchia, in direzione nord:
Dopo 200 m circa, si svolta a sinistra, andando presto a intercettare la strada regionale Gardesana, dove si prende la pista ciclo-pedonabile, verso destra (nord-est):
Presto ci si trova a camminare sul lungolago:
A una decina di km in linea d'aria, si scorge la riva settentrionale del lago, con il caratteristico Monte Brione, dall'ampia sommità inclinata:
Si supera la Fraglia Vela di Malcesine,
e poche centinaia di metri dopo, a circa 5400 m dalla partenza, si arriva a Navene; si attraversa la strada e si prende la stradina che sale in centro al paese, Via Santa Francesca:
Dopo circa 150 m, alla fine della via, si svolta a sinistra in Via di Mezzo,
e poi subito a destra, a prendere in direzione del sentiero 6:
Presso le ultime case, una strada sterrata si dirama a destra:
Proseguendo dritti si segue il percorso più diretto, ma dal fondo più sconnesso (in giallo sulla mappa), mentre prendendo a destra, si imbocca una mulattiera dal fondo molto più regolare e che sale ben più dolcemente, a zig zag, e dove l'orientamento offre meno incertezze (in verde sulla mappa). Il prezzo consiste in 1,4 km aggiuntivi.
Se si prosegue dritti, si sale seguendo lo stesso sentiero per appena più di un km, procedendo dritti ad ogni intersezione o bivio:
qui leggermente a destra:
Fino a incontrare una mulattiera, il sentiero 6, che si prende in direzione sinistra:
Se invece si è optato per la variante facile, si prosegue naturalmente sulla mulattiera.
La mulattiera sale con pendenza non eccessiva, quasi costante, prevalentemente in direzione nord-est, ma con molti cambi di direzione intermedi, e occasionali serpentine, per adattarsi all'orografia,
A mano a mano che si sale, i panorami, laddove si trova un varco nella vegetazione, diventano sempre più ampi:
La mulattiera continua a salire,
e al bivio per Bocca di Navene si prosegue dritti:
Poco dopo si passa davanti al ricovero di Dosso Spirano,
e poco dopo ancora, dopo aver percorso circa 3 km di mulattiera, e aver raggiunto quota 875 m, si raggiunge località Dosso Spirano, dove si curva a destra:
Si prosegue ancora lungo la mulattiera, che continua a salire,
ancora con qualche serpentina.
Dopo meno di 1200 m da Dosso Spirano si raggiunge Dosso dei Roveri. Una breve deviazione a sinistra porta al punto panoramico, davvero eccezionale:
Tornando alla mulattiera, si riprende in direzione nord-est, in leggera salita, sempre seguendo il segnavia 6, con indicazione per Prati di Nago:
Circa 700 m più avanti si trova un bivio poco evidente e non segnato, dove si prosegue per la traccia principale, ancora in leggera salita:
Dopo altri 600 m circa, si giunge alla massima quota del percorso, 1160 m, e si trova un bivio evidente, ma senza indicazioni, dove si prende il ramo di sinistra, la Strada del Bait della Selva:
Si tratta di una strada forestale, che si segue per quasi 2 km, in piano o in leggera discesa,
fino nei pressi di località Dos del Mosca, dove si svolta a destra:
Si segue la strada sterrata, un po' in discesa,
un po' in piano,
finché confluisce su strada asfaltata, ai piedi del Dos Casina, un piccolo rilievo costellato di tralicci per telecomunicazioni.
Belli i panorami sulla sponda settentrionale del lago:
Ora si può proseguire su strada asfaltata, oppure prendere una serie di scorciatoie, come indicato di seguito.
Alcune centinaia di metri dopo Dos Casina, si trova un bivio a sinistra con indicazione per Nago e Torbole; si lascia la strada per scendere lungo il sentiero:
Poco dopo si oltrepassa località Madonna del Faggio (campana da suonare), si procede dritti, attraversando obliquamente una traccia più evidente,
si attraversa un breve e caratteristico tratto tra pareti rocciose,
finché si ritrova la strada asfaltata:
Dall'altro lato della strada si ritrova il sentiero:
Più avanti si ritrova la strada, e la si attraversa ancora,
e successivamente una volta ancora.
Poco più di 300 m dopo il terzo attraversamento, a quota 430 m circa, si passa a poca distanza dalla strada, proseguendo dritti:
A quota 350 m circa, si passa a fianco della Falesia di Nago, evitando di prendere la traccia di sentiero a destra che porta alla base delle pareti:
A quota 250 m circa si raggiunge il parcheggio della falesia,
e si prosegue dritti, per strada asfaltata,
fino al bivio stradale, dove si svolta a sinistra:
Si prosegue lungo la strada, con leggera risalita finale,
fino a un altro bivio dove si svolta a destra,
e subito dopo a sinistra:
Si imbocca così una stradina cementata, chiusa al traffico,
che scende gradualmente, con qualche bella vista sul lago,
verso il Parco delle Busatte,
di cui si raggiunge il parcheggio, a quota 170 m circa.
Si procede dritti, per andare a imboccare un sentiero che evita la strada:
Si ritrova la strada, ma poco dopo la si lascia nuovamente,
con belle viste su Torbole,
scendendo su sentiero in parte lastricato, in parte scalinato:
Si raggiunge quota lago, si svolta a destra,
poi a sinistra, attraversando la strada provinciale Gardesana, per prendere il lungolago in direzione nord-ovest:
Si aggira un porticciolo,
e si prosegue per pista pedonabile, costeggiando il lago,
aggirando un altro porticciolo,
e superando il ponte sul Fiume Sarca:
Lungo il tragitto si supera un altro ponticello,
poi inizia il tratto che costeggia la strada, e passa ai piedi di Monte Brione:
Poi si supera Forte San Nicolò,
l'omonimo porto,
un altro ponticello,
fino a raggiungere e oltrepassare la Fraglia della Vela,
e poi la Rocca di Riva:
Ancora pochi passi,
e si raggiunge il porto, e Piazza Tre Novembre, punto di arrivo:
■ gb, 2020-02-15
Copyright © 2010-2021 trekking-etc - Tutti i diritti riservati
Developed by gb-ing, powered by etc-cms
termini d'uso - esclusione di responsabilità - privacy e cookie