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Sentiero attrezzato

GIRO DELLE CRESTE

sui pendii Nord-Ovest del Monte Venda

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Il Giro delle Creste è un itinerario escursionistico per lo più semplice. Vi sono però alcuni tratti rocciosi nei quali bisogna prestare la dovuta attenzione. 


Accesso

Il giro si snoda sui pendii a nord-ovest del monte Venda e ha come punto di partenza/arrivo la strada che collega Teolo a Castelnuovo.

Dal paese di Teolo percorrere la SP43. Alla fine del sesto tornante, è possibile parcheggiare l'automobile nello spiazzo d'erba sulla destra.

Parcheggio


Percorso

Dal parcheggio si ripercorrono in discesa i vari tornanti facendo attenzione alle macchine. Arrivati al tornante più basso, si prende la strada sterrata sulla sinistra.

Bivio

Dopo circa 100 m ,si arriva ad un bivio e si seguono le indicazioni per "Cascatella"; sulla sinistra un sentiero erboso si inoltra nel bosco di antichi maronari.

Indicazione

Mantenendo il sentiero principale e la sinistra al bivio seguente,

Bivio

si inizia a sentire il rumore della piccola cascata Schivanoia, l'unica cascata perenne presente sui Colli Euganei. Si può scendere fino ai piedi della cascata facendo attenzione a non scivolare. Tornati sopra la cascata, si attraversa il torrente risalendo dalla parte opposta.

Cascata Schivanoia

Dopo poco si esce dal bosco e si raggiunge una strada sterrata che costeggia diversi vigneti.

Si svolta a sinistra e la si percorre fino a raggiungere una strada asfaltata.

Bivio

Mantenendo sempre la sinistra, ad un certo punto si passa davanti all' Azienda agricola "Le Forche".

Azienda agricola

Continuando la strada si raggiunge un capitello di Sant'Antonio.

Capitello

Si prosegue sulla strada asfaltata fino a raggiungere la SP101 che collega Castelnuovo a Boccon.

Svoltando a sinistra, si passa davanti alla trattoria "Al sasso", circondata da un alta siepe.

Indicazioni

Una decina di metri dopo, sulla destra, si entra nel bosco e si segue il tracciato bianco e rosso dell'Alta via dei Colli, girando dietro alla trattoria e risalendo verso ovest piegando a sinistra.

Bivio

Lungo in sentiero si trova una corda per aiutarsi a non scivolare in caso di terreno bagnato o umido.

Corda

Al termine della salita si trova un grande masso nei pressi del quale è possibile lasciare il sentiero per affrontare la scalata ai "Denti de la vecia" se si hanno scarpe adatte. Da lassù la vista spazia dalla valle del rio Molini che scende verso Vò, ai Colli Berici; a sud si vedono i monti Lozzo e Vendevolo; a nord il monte della Madonna e monte Grande; di fronte i pendii coltivati.

Denti de la vecia

Dopo essere scesi dal grande masso, si riprende il sentiero e sulla destra si arriva ad un vigneto. Lì si seguono le inicazioni per Castelnuovo Chiesa.

Indicazioni

Addentrandosi nel bosco, si segue il sentiero fino ad arrivare alla SP43. Sulla sinistra si raggiunge la chiesa di San Biagio; al suo interno custodisce una tela che rappresenta il "Martirio di San Biagio" - patrono della parrocchia - opera di un pittore veneziano del Cinquecento.

Chiesa San Biagio

Si percorre in discesa una ripida scalinata vicino alla chiesa; si attraversa la SP43 e si arriva in un parcheggio. Da lì si segue la strada asfaltata secondaria sulla sinistra; dopo neanche 100 m sulla sinistra parte un sentiero.

Si oltrepassa la sbarra di legno e si prosegue lungo il sentiero.

Bivio

Durante il percorso, si può scorgere la croce di Rocca Pendice sulla destra. La si può raggiungere arrampicandosi sulla roccia facendo MOLTA attenzione !! Non è pericoloso ma bisogna stare attenti. 

Croce

Dopo essere ritornati al sentiero, si prosegue fino a raggiungere le antiche mura del castello.

Mura

Il panorama è suggestivo e merita una pausa foto.

Rudere-Mura

Dopo essere sbucati su un ampio terrazzo panoramico, si prosegue il sentiero verso ovest.

Con l'aiuto di una scala di ferro,

Scala

e successivamente di una catena è possibile scendere un breve tratto roccioso.

Catena di ferro

Scendendo ulteriormente si arriva ad una palestra di roccia molto nota nell'ambiente dell'arrampicata chiamata "Palestra di roccia di Rocca Pendice". Viene utilizzata da numerosi corsi di arrampicata sia di gruppi veneti che extraregionali, questa grigia e compatta parete rappresenta un bel punto di prova sia per i principianti che scalano su gradi modesti sia per esperti che si cimentano sui passaggi più impegnativi. La parete infatti è costituita da trachite, che ha alcune somiglianze con il granito; offre un'arrampicata molto tecnica e a volte con poca aderenza.

Palestra di roccia

fa, 2018-07-15

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