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Alpinismo

GUSELA DEL NUVOLAU

per Via Dallago, da Passo Giau

Nuvolau
e Gusela del Nuvolau

Bella via, abbastanza frequentata, su roccia molto buona, percorribile abbastanza presto a inizio stagione, per la buona esposizione. Eventualmente si può trovare neve lungo il sentiero di rientro.

Tutte le soste sono ben attrezzate. Non si trovano molti chiodi lungo la via, ma si può integrare con protezioni veloci.

Nota dell'autore: Ringrazio moltissimo Francesco e Armando, che hanno condiviso con me questa salita, e che compaiono in svariate fotografie.


Accesso

Si parcheggia a Passo Giau:


Avvicinamento

Si risale il ben visibile sentiero in direzione della Gusela:

Si scollina in prossimità di un'antenna per telecomunicazione, si scende seguendo il sentiero, che si articola tra gruppi di massi, finché sulla destra si trova un conoide. A questo punto si devia a destra, risalendo su erba e ghiaie:

Alla sommità del conoide, si trovano delle roccette di II e III grado, che si risalgono per circa 25 m:

Alla fine si raggiunge un piccolo e ripido prato dove si trova l'attacco, riconoscibile da un cordino e un chiodo:


Tracciato


Salita

L1: Si sale verticalmente sulla fessura, poi si passa sulla fessura leggermente a destra, la si risale, fino ad arrivare in sosta, con anello cementato e chiodi. 25 m, IV, non facilmente proteggibile.

L2: Si attraversa verso sinistra, poi in obliquo verso una lama (chiodo). Con un passo di V si raggiunge la lama (fessura ottima per friend), con un altro passo di V la si supera:

Si risale poi il camino obliquo fino alla nicchia dove si trova la sosta, su due chiodi. 20 m, IV e V, un chiodo.

L3: Si esce dalla nicchia un po' a sinistra, si sale verticalmente un diedro-camino, se ne esce a sinistra quando diventa difficile. Si prosegue dritti per rocce grigie un po' più facili, si ignora la sosta intermedia, continuando a salire finché leggermente a destra si trova la sosta su due chiodi con cordino. 40 m, IV e IV-.

L4: Si parte in obliquo a sinistra per raggiungere il diedro, lo si risale, passando sulla parete di destra quando diventa più difficile:

La sosta è alla fine del diedro, su chiodo e clessidra. 40 m, IV.

L5: Si risale facilmente ma con attenzione su terreno appoggiato ricco di detriti e ghiaie, fino a raggiungere la sosta, su due chiodi.

40 m, I.

L6: Si sormonta la paretina sopra la sosta fino quasi alla base delle rocce gialle, dove si prende a destra:

Poi si risale un po' in obliquo fino alla sosta, alla base di un breve camino, su spuntone. 25 m, IV-.

L7, L8: Si risale senza via obbligata, cercando di non spostarsi troppo a destra, dove si incontra la grande spaccatura sommitale:

Sosta intermedia su clessidre o spuntone, sosta finale su spuntone, poco a destra della vetta. 40 m + 40 m, II, III, un passo di IV.

Dalla vetta, il panorama è estremamente ampio e a perdita d'occhio, e include le Pale di San Martino, la Marmolada, L'averau e il Nuvolau, le Tofane, le Cinque Torri, Il Cristallo, Il Sorapis, i Lastoi di Formin e la Croda da Lago, il Pelmo e la Civetta.


Rientro

Si prende la traccia di sentiero che scende a nord-ovest. Giunti al bivio con il sentiero che sale al Nuvolau, ci sono due alternative: una (vedi mappa) prevede di salire al Rifugio Nuvolau (breve tratto attrezzato), poi scendere al Rifugio Averau, e da lì, lungo il sentiero che passa alla base della parete sud del Nuvolau, tornare a Passo Giau. La seconda prevede di prendere a destra il sentiero 438 che procede lungo l'altopiano, prevalentemente verso nord, per poi scendere, con tratti attrezzati, e aggirare la Gusela fino al punto di partenza.

gb, 2013-07-06

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