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Burrone

PARETE DELLE MARMERE

dettaglio delle vie

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Le vie sono elencate da destra a sinistra, i nomi sono scritti alla base della parete. Per le vie che arrivano in cresta, il rientro può avvenire con discesa verso il Buco del Tedesco (ovest) o verso il Buco del Gatto (est).

Su alcune vie, oltre a 10 rinvii, è utile avere alcuni friend.


Via Gigiat

Monotiro di 35 m, difficoltà V+, V.


Via La Befana

Sviluppo: 160 m, su 4 lunghezze, poi prosegue sulla Gnaccarini-Bosio, con altri 100 m in comune, fino in cresta.

Difficoltà: VI+

L1, L2, L3 L4: Si sale su placche a buchi, con soste attrezzate con spit e catena (40 m per ogni lunghezza).


Via Yeti

Sviluppo: 60 m, su 2 lunghezze; discesa con due calate da 25 m.

Difficoltà: III, VI

L1: Si sale dritti per qualche metro facile (III), poi in obliquo a sinistra e poi dritti fino alla prima sosta (VI)

L2: Si traversa brevemente a sinistra poi si sale in obliquo a sinistra fino alla sosta (V+)


Via Orecchie d'Orso

Sviluppo: 150 m, su 4 lunghezze; discesa con calate in corda doppia, o risalita alla cresta su facili roccette.

Difficoltà: VI / A1

L1: Si attacca su una bella placca liscia per poi spostarsi a destra su profonda scanalatura (45 m, V-, IV, 3 spit).

L2: Si sale una seconda placca poi si piega a sinistra verso un diedrino, puntando a un muro sulla destra (35 m, V, IV, 5 spit, 1 chiodo).

L3: Si sale in obliquo a sinistra lungo una fessura e poi su placca poco appigliata (30 m, VI / A1, 6 spit).

L4: Si segue una spaccatura poi si punta dritti a una lama che si rimonta lungo lo spigolo sinistro (35 m, VI / A1, 6 spit e 1 chiodo).


Via Galaxia

Sviluppo: 140 m, su 4 lunghezze, poi si prosegue fino in cresta sulla Gnaccarini-Bosio, con altri 100 m in comune, oppure si scende con corde doppie.

Difficoltà: Dal IV+ al VI+

L1: Si attacca sotto un grande tetto obliquando a sinistra e raggiungendone l'estremità alta a sinistra (40 m, IV+).

L2: Si prosegue in parete obliquando a destra all'inizio di alcune placche (30 m, V+).

L3: Si piega brevemente a sinistra per risalire il margine di una placca, si supera un piccolo diedro e si prosegue su placca (40 m, V+).

L4: Si obliqua a destra su placche, raggiungendo la Gnaccarini-Bosio (30 m, VI+).


Via Gnaccarini-Bosio

Sviluppo: 280 m, su 10 lunghezze, con arrivo in cresta

Difficoltà: III, IV+, passi di V- e V

L1: Si attacca lungo un diedro inclinato (segni rossi) puntando a un albero che si aggira a destra (30 m, III+, V).

L2: Si sale per bella placca obliquando prima a destra poi a sinistra, fino a un albero (40 m, IV, IV+).

L3: Si prosegue su placca lungo una fessurina, fino a uno strapiombo (20 m, IV+).

L4: Si risale lo strapiombo e si continua su placca (25 m, V-, IV+).

L5: Si sale su facile placca, fino alla nicchia con il libro di via (25 m, III).

L6, L7: Si sale facilmente, con vegetazione, fino a un piccolo strapiombo (35 m e 25 m, II).

L8: Si supera lo strapiombo e si continua su un diedrino (30 m, III).

L9, L10: Si sale su placca fino alla croce di vetta (25 m e 25 m, III).


Via Rogerway

Sviluppo: 250 m, su 6 lunghezze, con arrivo in cresta.

Difficoltà: VI e A0

L1: Si attacca nel punto più basso della parete, prima che il sentiero risalga verso il Buco del Gatto; si sale per un breve tiro alla base di un diedrino che si supera (25 m, V-, IV).

L2: Si obliqua a sinistra, poi a destra, poi si sale su placca e si raggiungono degli alberi (50 m, III, IV).

L3: Si sale in diagonale a sinistra per placche, si supera uno strapiombo e poi una placca, oltre la quale ci si porta sotto un tetto di cui si raggiunge l'estremità destra, più alta (50 m, V, VI+).

L4: Si obliqua a destra, si supera un tetto e una placca e si raggiungono alcuni alberi (50 m, VI, V, 2 chiodi).

L5: Si raggiunge verso sinistra la base di una placca e la si risale sulla destra, puntando verso alcuni alberi; si piega a sinistra, si esegue un pendolo a sinistra, risalendo poi altre placche (50 m, V, VI, A0).

L6: Si risale dritti raggiungendo il lato destro di un tetto (30 m, VI, V).

Si spunta in cresta, a sinistra della sommità.


Via La diagonale dei Sogni

Sviluppo: 230 m, su 6 lunghezze, con arrivo in cresta.

Difficoltà: Dal IV al VI+

L1: Si obliqua leggermente a sinistra per poi salire dritti (45 m, V, IV).

L2, L3, L4: Si sale in aderenza una bella e lunga placca compatta (45 m, V, VI+; 40 m, IV+, 2 chiodi; 40 m, IV, V, 2 chiodi).

L5: Ci si porta alla base di un camino, lo si rimonta e se ne esce a destra (40 m, IV, VI, 2 chiodi).

L6: Si obliqua a destra, raggiungendo la via Profumo d'Oriente, con cui si raggiunge la cresta (20 m, V, 1 chiodo).


Via della Goccia d'Acqua

Sviluppo: 150 m

Difficoltà: V e V+

Via non più frequentata, che sale dritta dal punto in cui pende un cavo metallico, residuo di un progetto di ferrata poi abbandonato. Interseca La Diagonale dei Sogni e Rogerway, con arrivo in cresta.


Via Profumo d'Oriente

Sviluppo: 240 m, su 6 lunghezze, con arrivo in cresta

Difficoltà: VII- obbigatorio e A1

L1: Si sale dritti, superando poi un muro (55 m, VI-, VI+, VII-).

L2: Si arriva alla base del muro successivo e lo si costeggia a sinistra per qualche metro, poi lo si supera, poi si obliqua a sinistra (55 m, VI+, V, VI).

L3: Si sale dritti per alcuni metri e si piega a destra fino a uno strapiombo che si supera con l'aiuto di cliff (30 m, VI+, A1).

L4: Si sale a sinistra di un altro tetto che si supera nella parte alta a sinistra, piegando poi a destra (45 m, V+).

L5: Si sale in obliquo a sinistra tra un boschetto e un tetto (60m, V+, VI).

L6: Per roccette si raggiunge la cresta (I, II).


Via Mariolino

Sviluppo: 220 m

Difficoltà: V+

Si attacca nella parte sinistra della parete in corrispondenza di una placca verticale (chiodo). Si sale poi un bel diedro di circa 120 m, dopo il quale si traversa verso destra su una fascia strapiombante, raggiungendo la cresta.


Via Big Foot

Sviluppo: 65 m, su 2 lunghezze, prosegue poi per la Via Mariolino.

Difficoltà: fino al VI+

L1: Si attacca a sinistra della Via Mariolino (freccia incisa). Si risale una rigola poi dritti, poi si piega a destra (IV, V, III).

L2: Si traversa a sinistra per qualche metro, poi si sale dritti piegando alla fine a sinistra (VI+).

Obliquando a destra  (V) si raggiunge la Via Mariolino circa ad un terzo del suo sviluppo e si prosegue su quella.


Via www.tib.it

Sviluppo: 195 m, su 5 lunghezze, con arrivo in cresta

Difficoltà: Fino a VII-

L1: Si attacca appena a sinistra della Via Big Foot, salendo ad una piccola cengia erbosa. Si rimontano alcune placche e poi, a sinistra di queste, si entra in un diedro che si risale sul fondo (35 m, V-, VI-, IV).

L2: Si continua nel diedro e se ne esce alla base di un tetto, che si supera dopo un breve traverso a destra; si continua a sinistra su placche fino alla base di un altro grande tetto (35 m, V+, V).

L3: Ci si tiene alla sinistra del tetto per salire poi su placca, poi alla destra di questa si supera una costola, poi di nuovo su placca (35 m, V, V+).

L4: Si sale su placca, fino a un terrazzino (40 m, VI, VI-).

L5: Si piega a destra, si supera una costola, ci si porta alla base di un tetto e lo su supera, si supera un tetto successivo e si raggiunge la sosta (50 m, V-, VI+, VII-, 2 chiodi).

Per bosco e facili roccette si raggiunge la cresta.


Via Podavini-Fucina

Sviluppo: 120 m

Percorre una serie di placche appoggiate accanto al marcato diedro che attraversa la parete, sbucando infine in cresta.

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