Roda di Vaèl, per la Ferrata Masarè, da Rifugio Paolina
La Roda di Vaèl (Rotwand in tedesco), maestosa piramide rocciosa che domina incontrastata il Passo Costalunga, rappresenta una mèta molto ambita e desiderata dagli amanti delle vie ferrate: lungo la sua articolata cresta rocciosa infatti, che dalla Punta Masarè termina in prossimità del Passo del Vajolon, si snodano ben due tracciati attrezzati che presentano difficoltà ben diverse. Uno è costituito dalla Via Normale, descritta nello specifico itinerario.
La Ferrata Masarè, qui descritta, è caratterizzata da un'ascesa che, seppur molto lunga e complessa, risulta assai varia offrendo scorci dolomitici di primissimo piano. Assicurata in maniera sublime con cavo d'acciaio ben teso, richiede totale assenza di vertigini e una certa forza di braccia.
Da Bolzano, attraverso la Val d'Ega per la SS 241 si giunge fino al Passo di Carezza; possibilità di parcheggio presso la stazione a valle della seggiovia “Rifugio Paolina”.
Dal Rifugio Paolina (facilmente raggiungibile in seggiovia oppure per erto sentiero ai margini delle piste da sci in 1h30min) si segue verso sud il sentiero n°549 che transita a lato della monumentale aquila bronzea di Christomannos.
La traccia in falso piano prosegue comodamente fino a raggiungere il Rifugio Roda di Vaèl (2280 m).
Dietro al rifugio si seguono le indicazioni che, per erta traccia a zig-zag, conducono fino all'attacco della via, posta in prossimità della Punta Masarè (2585 m).
Dalla punta si scende brevemente fino ad una selletta; qui, aggirato un primo torrione roccioso, si risale verticalmente un'esposto colatoio.
La ferrata è una continua alternanza di risalti rocciosi lungo le ardite guglie di cresta, caratterizzati da esposti traversi e ripide paretine molto panoramiche e divertenti.
Dopo aver superato un'aerea traversata e alcuni spigoli esposti richiedenti fermezza di passo e assenza di vertigini, il cavo d'acciaio termina in prossimità dei verdi prati sotto la Torre Finestra (2670 m), ove è presente un eventuale sentiero di rientro verso il Rifugio Roda di Vaèl.
Proseguendo lungo la via attrezzata, la traccia conduce ad una crestina da dove si scende in diagonale lungo lastroni lisci ed esposti in una profonda fessura (passaggio chiave della ferrata).
Risalendo lungo il comodo versante meridionale, il sentiero termina senza ulteriori difficoltà sulla cima della Roda di Vaèl (2806 - croce di vetta).
Il panorama dalla vetta è semplicemente mozzafiato, in particolare modo in direzione delle Coronelle e del vicino Gruppo del Catinaccio.
Il ritorno si effettua lungo la via normale (sentiero attrezzato "Roda di Vaèl") che, con l'aiuto del cavo d'acciaio, discende la cresta nord della Roda fino a raggiungere il Passo del Vajolon (2560 m).
Da qui si imbocca il comodo sentiero che in circa 1h15min conduce nuovamente al Rifugio Paolina.
■ af, 2010-08-28
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