da Paganella la Roda
E' stato di recente riaperto in Paganella il Sentiero delle Aquile, e in aggiunta è stata attrezzata una nuova ferrata, denominata Ferrata delle Aquile. I due itinerari possono essere percorso separatamente o congiuntamente, sebbene la ferrata sia riservata a praticanti esperti, data la sua dificoltà tecnica e notevole esposizione.
Alla data di stesura di questa relazione la ferrata è ufficialmente chiusa; ne è prevista la riapertura nella primavera del 2016.
L'autore ringrazia gli amici Dario e Nicola che lo hanno invitato su questo itinerario.
Si raggiunge Andalo, in provincia di Trento, e si parcheggia nei pressi degli impianti sciistici. Utilizzando gli impianti di risalita si raggiunge la località Paganella la Roda.
In alternativa, si può parcheggiare in località Santel, poco a monte di Fai della Paganella sulla SP 64, e da lì salire per il sentiero 602 (2 ore).
Si procede lungo il sentiero in direzione sud e sud-est
fino a raggiungere, vicino ai grandi tralicci, l'ex rifugio Cesare Battisti.
Dal rifugio si punta a nord per prendere il sentiero che parte subito a sinistra dell'edificio dei ripetitori e che scende lungo un percorso a tratti attrezzato:
Si passa sopra un arco naturale di roccia detto Arco di Tito:
Si procede lungo il sentiero
raggiungendo una grotta con sorgente, detta Fontana della Giovinezza:
Si procede ancora, tra prati e pini mughi:
Fino a raggiungere un punto panoramico.
Da qui, chi non vuole percorrere la ferrata, può tornare verso il punto di partenza percorrendo, prima verso ovest, poi verso sud-ovest, il sentiero che poi si ricongiunge con quello di andata, per poi seguire quest'ultimo a ritroso.
Chi invece vuole percorrere la ferrata, prosegue sul sentiero di andata fino all'attacco:
Si scende dapprima lungo il Canalone Battisti:
Poi si traversa verso destra:
Si scende ancora:
Si traversa nuovamente a destra e si passa sotto un arco di roccia:
Si scende ancora un po' e si traversa ancora, in posizione molto esposta:
Poi si scende verticalmente, con difficoltà sostenute:
Si traversa ancora a destra, su un tratto molto esposto e impegnativo per le braccia:
Poi su un tratto meno duro:
Si raggiunge così il primo ponte tibetano, e lo si attraversa:
Poi si risale un grosso pilastro e si attraversa il secondo ponte tibetano:
Dopo un traverso abbastanza facile verso destra, si giunge al bivio per la variante "volo delle aquile".
Proseguendo sulla sinistra si risale uno spigolo roccioso,
raggiungendo così l'uscita della ferrata:
Seguendo invece verso destra per la variante si raggiunge in breve la base di due tratti di scala elicoidale molto aerei.
L'effetto é molto adrenalinico, ma la salita facile.
Non affatto banali sono invece alcuni dei tratti su roccia che quasta variante presenta.
Il punto di uscita della variante é in comune con quello dell'itinerario principale.
Dalla fine della ferrata, grande panorama su Trento, verso il Lago di Garda, e, a nord, sulla Valle dell'Adige:
Si segue facilmente il sentiero di rientro (possibile variante per il sentiero botanico):
Fino a raggiungere il punto di partenza, ripercorrendo in parte il sentiero di andata.
■ gb, 2015-12-27
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