salita al forte che sanzionò l'entrata in guerra dell'Italia
Facile salita al Monte Verena, cima isolata e panoramica dell'Altopiano dei Sette Comuni.
Proprio per questa caratteristica, fra il 1910 e il 1914 fu costruito sulla cima, a difesa dei confini italiani, l'omonimo forte. Da questo forte il 24 maggio del 1915 fu sparato il primo colpo italiano della Prima Guerra Mondiale. Il forte rimase completamente operativo fino al 12 giugno del 1915, quando fu colpito da una granata che lo devastò in parte, uccidendo 49 artiglieri.
Il 22 maggio del 1916 il forte fu occupato nel corso della Strafexpedition dalle truppe austro-ungariche che lo tennero fino alla fine del conflitto.
L'ìtinerario qui descritto si tiene discosto dagli impianti di risalita che raggiungono la cima e che, sul versante opposto a quello da noi percorso, ne diminuiscono il fascino che comunque cime e forte ancora mantengono.
NOTA: Purtoppo il giorno di registrazione della gita non rende merito, causa nuvolosità, al panorama che Monte Verena offre. Chi, seguendo questo itinerario, si trovasse in condizioni migliori di visibilità e volesse inviarci il suo contributo fotografico, è ben accetto ed il suo nominativo verrà riportato nel sito.
Da Roana prendere in direzione di Mezzaselva; superato tale abitato, proseguire verso gli impianti di Monte Verena. Si supera, tralasciandolo, il bivio per il centro elioterapico, e si prosegue per circa quattro chilometri fino alla Casara di Campovecchio (m.1.600) che si trova un po' discosta sulla sinistra.
Qui, ai margini della strada, é possibile parcheggiare la macchina.
Dal parcheggio, sul lato opposto della malga,
prendere il sentiero n.820 che, seguendo la vecchia strada militare, inizia a salire dolcemente nel bosco.
Giunti a quota m.1.739 (palina segnaletica),
abbandonare il sentiero n.820 e proseguire dritti lungo la carrareccia. Si superano in breve i ruderi di alcune casermette
e poi salire i tornanti che ci portano (poco meno di due ora dalla partenza) al forte Verena che é situato proprio sulla cima (m.2015).
Il forte merita un'accurata visita e lettura delle numerose tabella descrittive che sono presenti.
Dalla postazione di vetta si gode un ampio panorama verso l'altopiano, la Val d'Assa e il Portule.
Poco discosto dal forte, sul versante sud, é situato il rifugio Verena, aperto in estate e durante la stagione sciistica.
Si riprende inizialmente il percorso di andata, ma dopo i primi tornanti, si lascia la carrareccia,
proseguendo lungo il sentiero 820 in direzione di Malga dei Quarti. Poco dopo, una breve digressione ci porta sul punto dove era situata la batteria Rossapoan.
Si riprende il sentiero n.820 che si riduce ad una semplice, ma ben evidente, traccia che scende ripida nel bosco.
Giunti nel vallone sottostante, si raggiunge, con un tracciato quasi pianeggiante, Malga dei Quarti (m.1654).
Dalla malga si prosegue ora lungo la carrareccia in direzione della Casara di Campovecchio. Superata poco dopo Malga Verena (m.1695),
si prosegue salendo circa un centinaio di metri
per poi reimmettersi sul tratto iniziale del tracciato percorso in andata che ci riconduce (circa due ora dalla cima) al punto di partenza.
■ rd, 2016-01-09
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