prima parte, da Garés a Rifugio Mulaz, per il Sentiero dei Mar
Si tratta di uno dei modi più interessanti per raggiungere il Rifugio Volpi di Misurata al Mulaz, per la varietà del percorso e la ricchezza di panorami, sebbene richieda un allenamento adeguato e l'abilità e l'attrezzatura necessarie a percorrere il tratto attrezzato, e tratti di cresta abbastanza esposti.
L'itinerario qui proposto parte da Garés, o da Capanna Cima Comelle, sale a Malga Stia, poi a Forcella Stia, percorre il Sentiero dei Mar (serve attrezzatura da ferrata), risale la parte alta della Valle del Focobon, e raggiunge il Rifugio Mulaz.
Si trova un ampio parcheggio presso la Capanna Cima Comelle, a poca distanza dall'abitato di Garés, oppure presso l'abitato stesso, come indicato sulla mappa.
Da Capanna Cima Comelle si prende la stradina asfaltata che porta verso l'abitato di Garés, per poi deviare sulla "vecchia strada" che porta direttamente in paese.
Dal parcheggio di Garés, dopo pochi metri verso il centro del paese, si seguono le indicazioni per Malga Stia.
In entrambi i casi si imbocca la strada silvo-pastorale per Malga Stia, che poco dopo il paese presenta un bivio, che offre l'alternativa del sentiero 754, più breve ma più ripido:
Salendo per la strada
si procede a larghi zig-zag, fino a uscire dalla zona di bosco, in vista della malga
e a raggiungerla, dopo circa 45 minuti da Garés, o un'ora da Capanna Cima Comelle:
Si prende il sentiero con indicazione per Forcella Stia, prima su pascolo in lieve salita
poi su terreno più ripido
e più ripido ancora:
Si tralascia una forcellina non segnata e si prosegue su evidente traccia
raggiungendo così Forcella Stia, dopo circa altri 45 minuti dalla malga:
Grandiosi i panorami sulla Valle e il Gruppo del Focobon, in assenza di nuvole.
Si indossa l'attrezzatura da ferrata, e si segue l'indicazione per il Sentiero Attrezzato dei Mar:
Presto si trova il primo tratto di cordino:
Si susseguono una serie di tratti attrezzati e non, prevalentemente in salita, ma con qualche ridiscesa:
Uno sguardo verso il Gruppo del Focobon ci regala un'immagine affascinante di Cima Campido e Cima Focobon:
Si continua a procedere:
Si arriva così al Passo Lucan, dove il cordino per la prima volta, su rocce più chiare, volge decisamente in discesa:
Di nuovo si alternano tratti attrezzati e non, questa volta prevalentemente in discesa, ma non solo:
Uno suardo all'indietro ci mostra la serie di rilievi che compongono la Cresta dei Mar:
Si procede ancora
finché un'ultima "scalinata" in legno conclude il tratto attrezzato:
Si procede ora in leggera discesa su sentiero, già in vista del Sasso degli Arduini:
Alla sinistra incombono le pareti delle cime del Gruppo del Focobon:
Si confuisce presto sul sentiero 722 e si prosegue in salita su quello, prima su comoda traccia:
Poi in un alternarsi di traccia e facili roccette:
Si arriva infine in vista del rifugio
e in pochi minuti lo si raggiunge:
Il rifugio si trova al centro di una conca, attorniato dalle stupende cime del Gruppo del Focobon:
Le possibilità di rientro sono molteplici, per esempio verso Molino, per il sentiero 722, verso Passo Valles, per il sentiero 751, oppure verso la Val Venegia, per il sentiero 710. Ma nessuno di questi riporta al punto di partenza.
Viene qui proposto il rientro per il Passo delle Farangole e la Valle delle Comelle, descritto nella seconda parte dell'itinerario: dal Rifugio Mulaz a Garés. L'escursionista più allenato potrà fare la prima e la seconda parte in giornata, mentre quello più "tranquillo" potrà fare tappa al rifugio (informarsi preventivamente sulla disponibilità di posti).
■ gb, 2018-08-12
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