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Escursionismo

PRIMA TAPPA

da Legro a Omegna

Miasino
Chiesa di San Rocco

Questo itinerario fa parte del tracciato denominato Anello Azzurro, all’interno del progetto Girolago. Il tracciato è segnalato con paline e segnavia.


Percorso

Dalla stazione ferroviaria di Orta – Miasino imbocchiamo la via Vecchia Stazione e proseguiamo a sinistra in direzione di Miasino: dopo l’incrocio svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per “Passeggiata” lungo via Vecchia Miasino.

La strada sale rapidamente e dopo alcune curve diventa un sentiero che attraverso alcuni strappi ci porterà in breve a congiungerci con la strada asfaltata che sale a Miasino. Alla fine della sterrata, in prossimità del cancello di una villa, giriamo a sinistra e raggiungiamo Villa Nigra svoltando a sinistra in via Solaroli. Costeggiamo il muro di recinzione della villa e svoltiamo di nuovo a sinistra in via Borsattino passando sotto un voltone.

Miasino
Villa Nigra

Proseguiamo prima su asfalto e poi in discesa su sterrato fino a raggiungere sulla nostra destra una scalinata che scende nel bosco. Scendiamo da questa scalinata e risaliamo nei pressi del Circolo di Carcegna in via alle Scuole. Passiamo a fianco della chiesa parrocchiale di S. Pietro

Carcegna
Chiesa di San Pietro

e dirigiamoci lungo via Roma seguendo successivamente la strada in salita che ci conduce alle ultime case di Carcegna.

Proseguiamo superando Cascina Vergiate sulla nostra destra e poi scendiamo lungo alcuni tornanti su sterrato raggiungendo in breve la linea ferroviaria Novara – Domodossola. Costeggiamo la ferrovia e raggiungiamo l’area picnic “Paganetto” di Pettenasco. Svoltiamo a sinistra e superiamo il ponte: in prossimità del viadotto della ferrovia svoltiamo a destra in salita lungo la ripida via Prea Grossa: dopo una parte di sentiero acciottolato, la strada ritorna ad essere asfaltata ma sempre molto ripida.

Proseguiamo fino a sbucare in prossimità dell’oratorio della Madonna della Neve in località Pratolungo.

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Svoltiamo ora a sinistra seguendo via dei Castagni, allo stop a sinistra e poi subito a destra, dopo l’Osteria Madonna della Neve, salendo lungo via Regione Barro. Risaliamo in direzione del Monte Crabbia: al bivio teniamo la sinistra e passiamo a fianco alla vasca dell’acquedotto.

Proseguiamo nel bosco scendendo poi a sinistra verso l’abitato di Crabbia in via ai Monti: svoltiamo a destra in via per Omegna e proseguiamo su sterrato e successivamente nel bosco. Il sentiero corre a mezzacosta sopra la ferrovia Novara-Domodossola: sulla nostra sinistra possiamo ammirare il paesaggio del lago d’Orta.

Superiamo numerosi ruscelli e seguiamo nel bosco i contrassegni dell’anello azzurro fino a raggiungere,dopo una breve discesa, l’abitato di Borca e la chiesa di San Gottardo. Teniamo la sinistra, passiamo sotto un voltone e proseguiamo lungo via Borca fino allo stop. Qui attraversiamo la strada e camminiamo in leggera salita passando sotto il viadotto e proseguendo fino a quando sulla nostra sinistra vedremo la stazione di Omegna.

Continuiamo sempre diritto fino alla fine di via Pacinotti in prossimità del passaggio a livello: qui dobbiamo svoltare a destra e seguire fino raggiungere il bar-circolo sulla sinistra. Imboccate a sinistra il vicolo Isonzo per raggiungere il punto di arrivo della nostra tappa, il Forum di Omegna.

Omegna
Forum

Il rientro al punto di partenza di Legro, può avvenire in treno da Omegna ad Orta attraverso la ferrovia Novara-Domodossola, oppure durante la stagione estiva utilizzando un battello della navigazione del lago d’Orta (verificare orari e disponibilità su www.navigazionelagodorta.it).


San Giulio e i draghi

La tradizione vuole che nel IV secolo, San Giulio decise di costruire una chiesa sulla piccola isola posta al centro del lago. Ma tale isola era infestata da draghi e serpi e Giulio non trovò un barcaiolo disposto a traghettarlo.

Decise allora di stendere il suo mantello sull’acqua e così navigando raggiunse l’isola dove scacciò gli esseri orribili. Oggi il corpo di San Giulio riposa nell’urna risalente al 1698, posta all’interno di una cripta sottostante all’altare maggiore della basilica.

San Giulio
caccia il drago

fv, 2014-02-01

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