Un'altra tappa molto bella del Grande Giro del Garda, dal punto di vista paesaggistico, leggermente più lunga delle precedenti, ma dal dislivello modesto.

Svincolandosi in breve dal contesto urbano di Salò, inizialmente il percorso attraversa le verdi campagne che separano la cittadina da Manerba del Garda, poi sale fino alla Rocca di Manerba, uno spettacolare luogo panoramico e archeologico.

Successivamente, segue il sentiero che corre lungo il bordo orientale delle vertiginose scogliere del parco, e dopo breve digressione, a Moniga scende sul magnifico lungolago, percorrendolo fino all'altezza di Padenghe.

Nella parte finale, prosegue a lato della strada che costeggia il lago fino a Desenzano, punto di arrivo.

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Percorso

Si percorre Piazza Vittorio Emanuele II verso sud-est, fino a raggiungere il lungolago:

Lo si imbocca verso destra, percorrendolo verso sud, fino a oltrepassare prima la piazzetta con il monumento alla Serenissima,

poi il porticciolo,

per prendere subito dopo a destra, percorrendo Via Brezzo, che dopo 150 m circa porta a una rotonda, dove si prosegue dritti in Via Montessori:

Si prosegue dritti per circa 400 m,

compresa una rotonda intermedia, fino al termine della via, dove si prende a sinistra in Via Anime del Purgatorio:

Si procede dritti, proseguendo in Via Muro,

che dopo un'ampia "S" confluisce in Via del Panorama, dove si attraversa, per imboccare la pista ciclopedonabile verso sinistra (sud-est):

Con un'ampia curva la strada volge verso est,

finché dopo 1200 m circa si raggiunge una grande rotatoria.

La si aggira a destra,

fino a portarsi sul lato opposto,

per prendere la stradina, che sale per 30 m a sinistra, poi piega a gomito a destra (sud-est),

con indicazione di percorso ciclistico per Desenzano.

Si procede lungo la campagna,

e dopo circa 1200 m si attraversa l'incrocio con Via Madonnina proseguendo dritti,

ma poco dopo si svolta a destra per sterrata:

Si segue la stradina per circa 1600 m,

tenendosi sulla sinistra al primo bivio,

tirando dritti al successivo incrocio,

e godendosi le piacevoli visuali:

Si arriva così a un incrocio dove la stradina interseca Via Benaco e Via Bresciani: si prende leggermente a sinistra, per stradina,

e poco dopo ci si tiene a sinistra al bivio:

Si procede per circa 750 m, dritti,

ignorando un paio di bivi a sinistra,

attraversando la suggestiva Via XX settembre a Pieve Vecchia,

per raggiungere in breve l'incrocio con la strada provinciale, dove si prende a destra,

e subito a sinistra, lasciandosi alle spalle la caratteristica chiesa:

Si procede in direzione sud-est, per Via Pieve Vecchia,

si attraversa Via della Repubblica,

per proseguire su Via dell'Edera.

Poco dopo si oltrepassa l'ingresso di un campeggio:

Dopo altri 200 m circa, si svolta a destra attraversando un ponticello,

e si segue la stradina,

assecondandone la curva a sinistra.

All'intersezione con Via del Rio si prende a sinistra,

poi a destra in Via dei Tulipani,

poi si attraversa Via Belvedere,

per proseguire dritti in Via del Torchio:

Dopo meno di 400 m, si lascia Via del Torchio per svoltare a sinistra in Via del Passero:

Dopo altri 500 m circa, in leggera salita,

si raggiunge un incrocio, dove si prende a sinistra in Via Rocca:

Ora la salita si fa un un po' più ripida, e sale ad ampie curve,

oltrepassando il museo,

fino a entrare nell'area archeologica:

Si sale a destra per traccia di sentiero:

poi a sinistra si trova la rocca:

Se la giornata è tersa, i panorami sono eccezionali, in tutte le direzioni:

Si scende per ripido sentiero, a tratti scalinato, a tratti un po' scosceso ma con una corda per ausilio,

descrivendo prima una "Z", per poi scendere verso nord-est, fino a raggiungere il Sasso:

La posizione, vertiginosamente sull'orlo dell'alta scogliera,

offre altre spettacolari visuali:

Si prosegue ora lungo il Sentiero del Terebinto, che si snoda verso sud, sempre vicino al bordo della scogliera,

godendosi i frequenti verticali scorci, e i voli di gabbiano:

La Rocca e il Sasso sono ormai alle spalle,

ma la scogliera offre ancora qualche brivido:

Si procede ora nel bosco, verso sud-ovest,

e a un bivio con indicazione per Porto Dusano si prende a sinistra:

Dopo qualche centinaio di metri,

si confluisce su strada, verso sinistra,

e si raggiunge presto il porto:

Si prosegue oltre,

ma presto si svolta a destra, per tutte le direzioni,

si sale per circa 400 m,

si asseconda la strada quando piega a sinistra,

al bivio si svolta a sinistra, in discesa, in Via del Gazzo,

se ne asseconda la curva a destra, proseguendo in piano,

si svolta a sinistra in Via del Torchio,

che piega anch'essa a destra e poi procede dritta:

Poi si svolta a destra in Via Scazzola:

Al successivo incrocio si piega a sinistra,

lasciando subito la strada, per procedere su sterrato, in direzione sud-sud-ovest:

Si incontra una stradina, e la si prende a sinistra,

ma dopo 80 m circa si svolta di nuovo a destra, su sterrato:

Si assecondano le tre curve a gomito, sinistra-destra-sinistra, destreggiandosi in qualche tratto fangoso:

Alla confluenza su strada si prende a sinistra,

e poco dopo a destra:

All'incrocio successivo, si prosegue dritti in Via San Sivino,

per circa 350 m,

poi si prende una sterrata a sinistra:

Si arriva in Via Scaletta, dove si svolta a sinistra,

si scende per una scalinata,

raggiungendo così il lungolago, che si prende verso destra:

Si cammina seguendo il lungolago per più di 4 km, superando presto il Porto di Moniga:

Appena prima del porto di Padenghe, si svolta a destra,

in salita,

raggiungendo in breve la strada provinciale, che si imbocca verso sinistra:

Dopo un tratto con il marciapiede a sinistra,

si percorre un tratto con il marciapiede a destra,

poi si riattraversa,

e si prosegue ancora verso sud-est.

Si raggiunge e supera il grande svincolo tra la strada provinciale e la strada per Desenzano, dopo il quale si prosegue sulla traccia a sinistra del guard-rail,

che poi diventa una pista pavimentata:

Si prosegue per più di 3 km, prima sulla pista,

poi sul marciapiede del Lungolago Cesare Battisi:

Si raggiunge così il centro di Desenzano, si supera il ponte sul porto vecchio,

e si giunge al molo, punto di arrivo: