da Rio nell'Elba a Cavo
Una degna conclusione della Grande Traversata. La quarta tappa concatena una serie di rilievi nel settore nord-orientale dell'isola, permettendo così allo sguardo di spaziare sulle due opposte sponde. Il paesaggio è ancora collinare, e la vegetazione abbonda di rosmarino e mirto, che profumano l'aria.
Si raggiunge Cavo, con il suo bel lungomare e il suo grazioso porticciolo. Da lì è facilmente visibile la costa continentale, con Piombino in primo piano.
In alcuni punti occorre fare attenzione a non prendere sentieri con segni bianco-rossi che deviano dalla GTE per portarsi a mare nelle varie calette della zona.
Si risale a Rio nell'Elba. Interessante da vedere l'antico lavatoio:
Si attraversa il paese senza percorso obbligato, esplorandone le pittoresche viuzze:
Si esce dal paese e si risale fino alla SP 32, dove si svolta a destra riprendendo il sentiero della GTE:
Si procede su modesta pendenza:
Si raggiunge così la cresta, dove si risale un primo rilievo:
Poi si scende dolcemente per un po', per risalire su un secondo rilievo:
Belli i panorami, soprattutto a sinistra, sulle invitanti calette che costellano la costa, come per esempio la Baia di Nisporto:
Si scende un po', per poi risalire ancora, fino alla sommità del Monte Strega, 427 m:
Poi si ridiscende, fino a raggiungere e attraversare una strada intercomunale:
Si prosegue lungamente, su pendenze nulle o modeste. Ad un bivio, che verso destra porterebbe sulla SP 33, si mantiene il sentiero. In corrispondenza di un palo telefonico si asseconda il sentiero, che fa una curva a gomito verso destra, e poco dopo raggiunge la SP 33, in corrispondenza di una stretta curva.
NON si prende subito il sentiero a sinistra, ma si percorre una brevissima distanza sulla strada
per poi prendere un altro sentiero, anch'esso a sinistra:
Si sale su pendenza discreta fino a una insellatura, per poi puntare nuovamente in salita:
Si raggiunge infine Monte Grosso, 346 m:
E a poca distanza, il Semaforo, una postazione utilizzata durante la II Guerra Mondiale:
Spettacolari i panorami tutto attorno:
Si scende ora per comodo sentiero
fino a un bivio, dove di svolta decisamente a sinistra:
Si scende a zig-zag, su pendenza modesta, fino a raggiungere l'incrocio con Via Solana Alta.
L'escursionista che vuole ora abbreviare il percorso, può prendere questa via, in una delle due direzioni, per scendere nel modo più diretto a Cavo (si veda la variante di traccia di colore più scuro sulla mappa).
Chi, armato di molta pazienza, vuole invece percorrere tutto il tracciato ufficiale della GTE, deve proseguire:
La stradina, in parte pavimentata in cemento, prima sale, poi scende, curvando a sinistra.
Attenzione, ad un bivio con indicazioni, a non proseguire per la strada, ma a svoltare a destra, con un passo ripido, per entrare nel bosco:
Il sentiero sale per poco nel fitto bosco, poi spiana e si allarga:
Si raggiunge un bivio con indicazioni per il Mausoleo Tonietti. Pur non trattandosi di un'opera di grande valore monumentale, vale comunque la pena di fare poche decine di metri per raggiungerlo:
Si torna al bivio, e il sentiero, rimanendo quasi sempre nel bosco, percorre una ampia serpentina, per alcuni chilometri, sostanzialmente in piano:
Inizia infine la discesa e poco dopo si apre la vista sul mare e su Capo Castello:
In breve si raggiunge l'abitato di Cavo:
Si percorre il bel lungomare
per poi dirigersi a destinazione:
■ gb, 2016-05-12
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