GRAN PARADISO
grande tour e vetta per la parete est

Un lungo viaggio nel cuore più selvaggio e meno frequentato del Gran Paradiso, non solo la cima per la parete est, ma un itinerario per conoscere i suoi ghiacciai e le cime che lo circondano da ogni angolazione! speriamo di convincervi con questa relazione a ripeterlo, la soddisfazione sarà grandissima. Ringrazio Federico e Armando che hanno condiviso con me questa avventura e che hanno scattato le foto meravigliose qui riportate.
L'itinerario inizia e si conclude compiendo un anello a Valnontey, richiede tre giorni e se fatto in tarda stagione come nel nostro caso, occorre portarsi i viveri (l'acqua si trova abbastanza agevolmente), quindi occorre essere ben allenati per goderselo!
Una breve sintesi del tour:
- Primo giorno. Valnontey (1660m) - Bivacco Pol (3183m)
- Secondo giorno. Ghiacciaio della Tribolazione - Gran Paradiso (parete est, 4061m) - Ghiacciaio di Laveciau - Rif. Chabod (2750 m., dotato di un ottimo invernale)
- Terzo Giorno. Rif Chabod - Ghiacciaio di Montandayne - (Biv. Sberna) - Col Bonney (3587m) - Ghiacciaio di Naschetta - Biv. Leonessa (2910m) - Casolari di Herbetet (2435m) - Valniontey.
Le difficoltà sono AD+ per la parete est e AD per la traversata per il col Bonney.
Nulla impedisce di concludere l'escursione in seconda giornata scendendo in Valsavaranche dal Rifugio Chabod e ritornando a Valnontey coi mezzi pubblici, però davvero concludere l'anello descritto regala grandi visuali e fascino d'ambiente!
Accesso
Si arriva in auto ad Aosta e poco dopo si seguono le indicazioni per Cogne nell'omonima valle. Da Cogne - sempre ben indicato - in pieno centro si devia a destra per Valnontey. Non si può sbagliare. A Valnontey finisce la strada e si parcheggia obbligatoriamente.
Salita
Si prende la carrareccia che conduce al camping già ricca di indicazioni tra cui quella per il bivacco Money, il Pol, i Casolari di Herbetet ed altri ancora...

la mulattiera dapprima è sulla sinistra del torrente (destra orografica) poi si porta destra e vi rimane.

come detto non mancano le paline con le varie indicazioni

Si seguono fedelmente quelle per Herbetet e Bivacco Pol.

Infine si lascia alla nostra destra il sentiero che sale all'Herbetet (ritorneremo da qui in terza giornata)

e ci si porta sulla morena

si sale anche aiutati da qualche tratto attrezzato

e finalmente appare da vicino il ghiacciaio della tribolazione

risaliamo le rocce che lo affiancano a sinistra con percorso sempre ben tracciato e indicato da segnavia giallo fino a giungere ai Bivacchi Pol e Grapein a poca distanza l'uno dall'altro


già la vista è superba


Il mattino successivo si risale il ghiacciao della Tribolazione passando al di sotto di Punta Ceresole (nelle foto sotto già illuminata dal sole)

facendo attenzione ai crepacci


Giunti a quota 3700 circa si piega a destra e si scorge chiaramente la rampa che costituisce la parete Est


ci si avvicina fino a giungere alla sua terminale


Si supera la terminale e con pendenze di circa 45 e talora 50 gradi si progredisce


al termine della parete si giunge ad una cresta che porta alla vera cima del Gran Paradiso (che non corrisponde a dove è situata la Madonnina)


proseguendo in cresta e scendendo di qualche metro (passo delicato, possibilità di effettuare una doppietta) si raggiungono le roccette dove vi è la Madonnina.


Rientro
Ora si scende per la via normale che in questo tratto è in comune sia per chi proviene dal Rifugio Vittorio Emanuele che dallo Chabod.

Si imbocca il ghiacciao di Laveciau in direzione nord

puntando al suo termine e facendo attenzione!

al termine sulla morena prospicente compare il Rif. Chabod


Finalmente si può riposare nello splendido invernale (edificio e monte, nella foto).
Il mattino seguente seguendo le paline poste proprio a lato del Rifugio invernale si risalgono i pendii erbosi che conducono alla morena e poi al ghiacciaio di Montandayne già visibile nella foto sopra, alle spalle del rifugio.
Si risale seguendo gli ometti fino a giungere sul ghiacciaio


e si imbocca il ripido intaglio che conduce al Col Bonney

sul versante opposto (sud-est) vi è una ripida discesa. Conviene disarrampicare e scendere il canale fino a trovare un chiodo alla propria destra ed effettuare una doppietta per la piu ripida parte finale del canale



Si giunge al ghiacciaio del Tzasset, splendido e crepacciatissimo!

da qui costeggiando la dorsale rocciosa est dell'Herbetet si scende e si raggiunge il Bivacco Leonessa. Nella traccia allegata si è sceso attraversando a sinistra (faccia a valle) una sella nella dorsale e proseguendo paralleli al ghiacciao su petraie faticose; siamo poi rientrati più a valle in direzione del Leonessa (sconsigliabile per andare al Leonessa, ma più breve per scendere direttamente ai casolari dell'Herbetet).

nella foto sottostante si individua la sella e le due alternative sopra descritte

Il Bivacco Leonessa!

Si scende seguendo le indicazioni per i Casolari dell'Herbetet dove vi è anche una postazione del Guardiaparco.


e da qui fino al fondovalle per ritornare a Valnontey!
■ fb 2014-09-25