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Sentiero attrezzato

VIAZ DEL BUS

da Capanna Cima Comelle

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Un sentiero attrezzato molto bello, che si svolge in un ambiente ricco di elementi suggestivi: le Cascate di Garés, l'Orrido delle Comelle, il Pian delle Comelle, e il Viaz del Bus vero e proprio, che dà il nome all'itinerario.

Si consiglia l'uso dell'attrezzatura da ferrata, ma i tratti attrezzati non presentano alcuna difficoltà particolare all'escursionista esperto.

A inizio stagione o dopo un inverno molto nevoso, nell'orrido è probabile trovare qualche residuo nevaio, che solitamente si riesce a superare anche senza ramponi o ramponcini, ma può essere una buona idea portarsene un paio nello zaino.


Accesso

Da Canale d'Agordo, si percorre la Val Garés fino in fondo, e prima dell'omonimo paese, si devia prendendo la stradina che scende al pianoro dove si trova Capanna Cima Comelle, dove si può parcheggiare nell'ampia area appositamente adibita.


Percorso

Si prende l'ampio sentiero che si dirige a sud verso le cascate:

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Si imbocca, seguendo le indicazioni, il sentiero più stretto che sale, passando prima a fianco della Cascata Bassa (possibile breve deviazione per raggiungerla), e poi prosegue verso la Cascata Alta. Il sentiero presenta, ove necessario, delle facilitazioni:

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Si raggiunge così la Cascata Alta, uno spettacolare getto d'acqua che prorompe fragorosamente da una stretta apertura nella roccia:

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Si prende a sinistra il sentiero che passa sotto la parete, il quale sale, svolta a destra

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con qualche tratto attrezzato, dirigendosi verso il punto da cui sgorga la cascata: è il punto di ingresso nell'Orrido delle Comelle:

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Subito dopo si attraversa un ponticello:

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E si sale sulla destra (sinistra idrografica) dell'orrido, a tratti con l'aiuto di cordini e scalette:

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Poi si attraversa e per un tratto si sale a sinistra, per poi riattraversare.

Da notare che il rumore fragoroso del torrente, da un certo punto in poi, si quieta. Questo accade poiché nella parte che precede il Pian delle Comelle, e nel pianoro stesso, il torrente non scorre più in superficie, ma sotto le ghiaie che coprono il fondovalle.

Si può trovare qualche tratto di nevaio, soprattutto nella parte superiore, dove l'accumulo di neve è facilitato dalla alte pareti circostanti:

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Si raggiunge così il Pian delle Comelle, un esteso pianoro di ghiaia bianca, lungo più di un Km, incassato tra le alte pareti delle cime circostanti. Siamo nelle Pale di San Martino:

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Si percorre solo un breve tratto del pianoro e si trova un'indicazione scritta a vernice su un masso:

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Qui si prende decisamente a salire il conoide detritico sulla sinistra:

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Il sentiero sale ripido verso una gola, ma quando si arriva al punto in cui si restringe decisamente, dove si supera qualche roccetta con l'aiuto di un cordino, si attraversa e si imbocca la cengia che traversa a sinistra, non visibile dal basso:

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La cengia è breve, e comprende l'attraversamento di un buco nella roccia:

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Dopodiché asseconda la parete girando verso destra, sotto pronunciati strapiombi:

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Da qui si gode una vista piuttosto aerea del Pian delle Comelle, che permette di apprezzarne l'estensione:

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Ancora un breve tratto di cordino e si passa su un sentiero più comodo, attraversando prati verdeggianti:

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Poi finisce la salita, e il sentiero inizia a scendere ripido, a tratti scosceso:

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Al bivio per il Rifugio Rosetta si svolta a sinistra, e si continua a scendere, per un discreto tratto, fino a raggiungere Malga Valbona:

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La si otrepassa, percorrendo un tratto in costa:

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Si supera il bivio per Casera Campigat, e via via il sentiero scende perdendo sempre più quota fino a riportare al punto di partenza.

gb, 2014-08-07

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