per Via Demetz, da Grödner Joch / Passo Gardena
Bella via, piuttosto frequentata, su roccia molto buona, percorribile abbastanza presto a inizio stagione, per la buona esposizione. Eventualmente si può trovare neve nel canale lungo il rientro.
Tutte le soste sono ben attrezzate. Non si trovano molti chiodi lungo la via, ma si può integrare con protezioni veloci.
Nota dell'autore: Ringrazio moltissimo Francesco e Alessandro, che hanno condiviso con me questa salita, e che compaiono nella maggior parte delle fotografie.
Parcheggiare a Grödner Joch / Passo Gardena:
Inizialmente si prende in direzione della via normale, ma prima di avvicinarsi al canalone, si devia verso destra in direzione di un ghiaione a cui segue una rampa evidente, che porta all'attacco:
L'attacco si trova in corrispondenza di uno spuntone con masso incastrato:
L1: Si sale verticalmente seguendo la fessura. Un blocco sporgente, situato a metà lunghezza, costituisce il passaggio chiave. 25 m, IV+, clessidra.
L2: Salire, poi prendere a destra (chiodi) fino a superare il passaggio chiave della via; poco dopo si trova la sosta. 20 m, V, chiodi.
L3: Si sale un po' a sinistra della sosta, poi si traversa qualche metro a destra, e si sale dritti fino alla sosta. 20 m, IV+, chiodo.
L4: Si sale sulle placche a sinistra della sosta, vicino al camino, si passa una nicchia gialla, ci si porta nel camino, dove si sosta. 20 m, IV+.
L5: Si sale nel camino, uscendone a sinistra prima della fine, su placca gialla con piccole prese; eventualmente rivolgere la pancia a valle e utilizzare l'altra parete come contrasto; una grossa presa nel punto giusto permette di uscire senza particolari difficoltà. Si sale nel canale e si sosta su una grossa clessidra. 30 m, IV, chiodo.
L6: Si sale facilmente sul filo dello spigolo fino alla sommità del pinnacolo. 25 m, III+, chiodo.
Calata: Dal pinnacolo, ci si cala per circa 20 m, e si sosta su un masso incastrato tra il pinnacolo e il corpo principale.
L7: Si sale inizialmente in spaccata, poi sul corpo principale in obliquo a sinistra, poi si sale su rocce giallastre fino a un blocco sporgente (chiodo sotto a destra), che si aggira sulla sinistra; poco sopra si sosta. 40 m, IV+, chiodo, clessidre.
L8: Si traversa a sinistra aggirando lo spigolo, fino alla sosta. 25 m, II.
L9: Si sale seguendo la linea naturale. Si può tenere a riferimento una nicchia nera, passando a destra, e poi sostando su terrazzino con due clessidre. 35 m, IV-, clessidre.
L10: Si sale nuovamente per la linea più semplice, puntando all'evidente diedro, al termine del quale si sosta su comoda piazzola. 25 m, IV-, chiodo.
Ora si prende a destra una cengia orizzontale che permette di aggirare l'antecima, e raggiungere la forcella tra questa e la cima, alla quale si risale facilmente per traccia di sentiero.
Si prende la traccia che scende verso ovest, imboccando così il sentiero attrezzato della via normale, che scende per facili roccette e con due tratti di cordino fino al canalone ovest del Gran Cir. Dopo aver disceso il canalone, su punta verso il passo e con varie possibili varianti di sentiero si torna al punto di partenza.
■ gb, 2013-06-15
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