Piccola Fermeda, per Via Leuchs (spigolo sud-est), da Col Raiser
Stupenda via di arrampicata, molto varia, su ottima roccia, con un lungo tratto lungo lo spigolo sud-est. Nel valutare i tempi di percorrenza, non sono da trascurare né la parte iniziale della via, su gradi bassi ma terreno erboso molto ripido, né la parte finale, facile ma articolata, di passaggio dall'antecima alla cima.
L'ambiente, a cavallo dello spartiacque tra Gröden / Val Gardena e Villnöss / Val di Funes, è di notevole bellezza, e i panorami ne sono assolutamente all'altezza.
Le soste sono attrezzate, o facilmente attrezzabili; sono presenti pochi chiodi, ben disposti, che si possono integrare con sufficienti protezioni veloci.
Nota dell'autore: Ringrazio sentitamente Flavio e Francesco, che in due diverse occasioni hanno condiviso con me questa salita, e che compaiono in svariate fotografie.
Si può parcheggiare a pagamento presso la stazione a valle della cabinovia del Col Raiser.
Dalla stazione a monte della cabinovia, seguire le indicazioni per la Ferrata del Sass Rigais. Dopo circa 45 minuti si raggiunge la Piera Longia, un grande masso con la faccia sud strapiombante:
Dopo averla superata, si devia dal sentiero, risalendo su erba e ghiaie di fianco a una staccionata:
Salendo si arriva ai piedi delle Fermede, praticamente alla base del canalone che le separa. L'attacco si trova a destra, sullo zoccolo erboso della Grande Fermeda:
L1, L2, L3, L4: Si risale faticosamente e con attenzione lo zoccolo alla base dello spigolo nord-ovest della Grande Fermeda, mirando a spostarsi progressivamente, a mano a mano che i passaggi lo consentono, verso la parete rocciosa:
La quarta lunghezza termina dopo un breve traverso su roccia che porta ad un chiodo cementato alla base di una ripida fessura-camino, dove inizierà la lunghezza successiva. 120 m, I e II.
L5: Ancora sulla parete ovest della Grande Fermeda, in direzione del canalone, si risale la ripida fessura-camino:
Alla sua uscita, un esposto traverso, protetto da due chiodi, costituisce il passaggio chiave:
Si sosta su un chiodo cementato, o più avanti su spuntone. 30 m, IV, chiodi.
L6: Si traversa su rocce più facili:
e infine si scende nel canalone, sostando alla base di un pilastro roccioso situato al centro. 30 m, III.
L7: Si risale il pilastro, in un diedro-camino, poi sul dorso, fino alla sua sommità:
30 m, IV, chiodo, clessidra.
L8: Si risale il canalone su ghiaie e facili roccette, per una cinquantina di metri:
50 m, I.
L9: Ora si passa alla parete est della Piccola Fermeda, dove si sale su placca inizialmente verticale, poi appoggiata, in obliquo a sinistra, seguendo la linea del diedro rovescio che si forma sotto i tetti sovrastanti:
La sosta, su chiodo cementato, è alcuni metri a sinistra di un chiodo infisso nella fessura del diedro, dopo aver superato un piccollo salto. 50 m, IV-, chiodo, clessidra.
L10: Si traversa orizzontalmente verso sinistra, su rocce abbastanza facili ma molto esposte:
Si raggiunge così lo spigolo. 30 m, III, chiodi, clessidra.
L11, L12, L13, L14, L15: Si risale il lungo spigolo, seguendo la linea più facile, che spesso si trova a sinistra dello spigolo, talvolta sul suo filo:
Particolarmente entusiasmante un tratto di IV- su una parte affilata e verticale dello spigolo, che si sale praticamente a cavallo dello stesso. Soste e protezioni possono essere facilmente realizzate su fessure, clessidre e spuntoni. Circa 140 m, II, III, IV-, chiodo.
Per la cima: Si risale ancora un tratto lungo lo spigolo, fino a trovare una forcellina che dà accesso alla parete nord dell'antecima:
Superata questa, si scende un paio di metri e si segue la cengia verso ovest, prima orizzontale:
poi in discesa, fino a un punto di calata, che con una corda doppia di circa 25 m porta su un pendio di ghiaie al di sotto della prima forcellina (quella tra l'antecima e il gruppo di pinnacoli intermedi), lato est.
Non si risale verso la prima forcellina, bensì si traversa a destra aggirando la base del gruppo di pinnacoli. Si evita di scendere nel sottostante canale e si risale invece verso la seconda forcellina:
Con un passo delicato, la si raggiunge:
Da lì, per facili rocce, si sale verso la cima principale:
In tutto, circa 140 m, I, II e III, un passo di III+.
Il rientro si svolge come per la Via Normale, vedi itinerario specifico.
■ gb, 2013-07-16
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