dal Monte Rosa Hutte
E' una gita che prima o poi occorre mettere in agenda, bella ed entusiasmante, con visuali straordinarie su uno dei ghiacciai più bello d'Europa, appagante anche dal punto di vista alpinistico...in fondo si arriva in cima alla seconda vetta delle Alpi.
E' sottinteso che richiede preparazione, allenamento e tempo stabile. Scialpinisticamente la Dufour si affronta dal ghiacciao del Monte Rosa. Noi siamo risaliti al Rifugio Rosa Hutte proveniendo da Zermatt, perchè generalmente a maggio gli impianti di Cervinia sono chiusi altrimenti sfruttando gli stessi si può arrivare al Rosa Hutte anche scendendo da Plateau Rosa.
Si lascia l'auto obbligatoriamente a Tasch.
Si raggiunge Zermatt con il treno
Giunti a Zermatt si prende un altro trenino, quello che sale a Gornergrat, entrambi i biglietti si possono fare a Tasch. Già salendo in treno splendida vista sul Cervino
Si scende alla stazione di Rotenboden a m.2815 e si scende sul ghiacciaio del Gornergletscher. Vi sono numerose paline e indicazioni.
Si percorre l'itinerario estivo con o senza neve con lungo traverso verso est. si scende sul giacciaio e si risale al rifugio sempre ben visibile che si erge sulla destra orografica della morena; il percorso - evidente - è comunque ben segnalato con paline e bandierine.
Visuali già straordinarie
Si raggiunge quindi il Rosa Hutte.
Calcolare almeno due ore e mezzo, specie se si vuole tornare per lo stesso itinerario alla stazione di Rotenboden.
Dal rifugio salire in direzione sud-est in direzione Platje evitando di scendere sul ghiacciaio del Grenzgletscher (che rimane, faccia a monte, sulla destra) dove vi è, quasi sempre, la traccia che conduce alla Capanna Margherita e dopo avere risalito un pendio più ripido si mette piede sul ghiacciaio del Monte Rosa.
Con percorso intuitivo si risale mantenedosi prevalentemente a destra di una prima seraccata e poi a sinistra della successiva sino a giungere, con pendii costanti, a q. 4000 metri.
Piegare a destra avvicinandosi alla cresta della Dufour; la sella davanti a noi, la Silbersattel, divide la Punta Dufour dalla Nordend
si risale cercando il percorso più sicuro fino alla Silbersattel
dove si lasciano gli sci.
Alla nostra destra si staglia la meta che si raggiunge attraverso un canale evidente che presenta dei canaponi ai quali assicurarsi
si seguono canale e canaponi fino a giungere in cresta
giunti in cresta si percorrono gli ultimi metri aggirando un gendarme (passo delicato, ma facile)
e si raggiunge la croce di vetta!
Panorami infiniti dalla cima
Per lo stesso itinerario sino alla Rosa-Hutte;
Da qui si può tornare alla stazione di Rotenboden per lo stesso percorso compiuto il giorno prima oppure come abbiamo fatto noi scendere il ghiacciaio tenendo la sinistra orografica.
Ci si congiunge con il noto percorso free ride della Porta Nera verso la fine del ghiacciaio. Qui occorre prestare attenzione e prudenza: al termine del ghiacciaio, infatti si trova un piccolo canyon sotto cui scorre il torrente.
Occorre valutare quindi le condizioni dei ponti e la neve specie in stagione avanzata. Ad un certo punto si presenta un salto di circa due metri ed uno spit consente di fare una breve doppia. Ma generalmente in condizioni di buon innevamento non ve ne è alcun bisogno. Il gestore del RosaHutte saprà indicare se è possibile o no eseguire questa discesa.
Superato il Canyon, se non vi è più neve, dapprima per sentiero poi per stradello di servizio per la centrale idroelettrica sottostante, ci si ricongiunge alla pista che scende a Furi e che si raggiunge.
Da lì con o senza neve fino a Zermatt
■ fb, 2014-05-17
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