da Tonezza
Piacevole itinerario nel bosco che, dall'abitato di Tonezza sugli altopiani vicentini, ci porta al sacrario del Monte Cimone.
Questi luoghi ebbero rilevanza strategica durante la Strafexpedition del 1916. Quando l'avanzata degli austo-ungarici perse l'impeto iniziale, sulla cima del Cimone si attestarono, a pochi metri di distanza, le linee di trincea dei due eserciti contrapposti.
Il 23 settembre del 1916, gli austro-ungarici fecero saltare la cima dove erano gli italiani. Fra dispersi, morti e feriti, le vittime furono più di 1.100.
Punto di accesso é contrà Vallà di Tonezza del Cimone.
Nei pressi del campeggio Amabile é situato un ampio parcheggio dove é possibile lasciare l'automobile.
Dal parcheggio (m.1.082) salire per un breve tratto lungo la strada asfaltata che porta verso il paese.
Alla seconda curva, prendere a destra la carrareccia (direzione Lasse – M.Cimone)
che, superate alcune case sulla sinistra, entra nel bosco.
La strada strada si restringe fino a diventare un sentiero
che si segue fino al bivio per l'ossario M.Cimone.
Il sentiero inizia a salire, ma sempre dolcemente, costeggiando il limite dell'altopiano. Si incontrano ora le prime trincee.
Il sentiero si ricongiunge sulla strada asfaltata che proviene da Tonezza (Piazzale degli Alpini, m.1.109).
La si percorre per poche decine di metri, riprendendo sulla destra il sentiero n.536 che rientra nel bosco.
Con una breve salita, dopo una quindicina di minuti si raggiungono le prime postazioni sul limite dell'altopiano (m.1.200). Una lapide commemora i 133 morti dei volontari Schutzen della Carinzia.
Poco dopo, una breve digressione sulla sinistra ci porta alla Bolgia delle Streghe.
Sono ben visibili per un recente ripristino le trincee austro-ungariche.
Era questo un saliente che si incuneava fra le trincee italiane. Da qui furono scavate le gallerie utilizzate per lo scoppio delle mine.
Tornati sui nostri passi,
si raggiunge in breve il sacrario di M.Cimone.
Il cratere, prodotto dallo scoppio di circa 14.200 kg di esplosivo, ha un diametro di circa 50 metri.
Il sacrario fu costruito su disegno dall'ingegnere vicentino T.Cevese ed inaugurato nel 1929.
Splendida la vista sulla Valdastico, gli altopiani di Asiago e Lavarone, M.Maggio e il Pasubio.
Il rientro è per lo stesso sentiero di andata.
■ rd, 2016-07-30
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