da Agritur San Lorenzo
Si tratta di un itinerario selvaggio, poco praticato e abbastanza particolare, che risale un dislivello di un certo impegno, prima di raggiungere la cima del Monte Pizzoccolo. Belli i panorami, come in tutte le salite su questa cima.
Non è quasi mai banale l'orientamento e la risalita lungo il percorso, segnalato in modo discontinuo con bolli rossi talvolta sbiaditi, e attrezzato con un sottile cavetto d'acciaio e qualche breve tratto di corda solo in alcuni punti particolrmente esposti (utile attrezzatura da ferrata).
Adatto solo ad escursionisti esperti, avvezzi a superare senza difficoltà brevi passi di facile arrampicata, e a muoversi su terreni molto scoscesi, con tratti esposti, può dare soddisfazione a chi gradisce questo genere di ascensione.
Da Toscolano Maderno si raggiunge il paese di Gaino, poi si prosegue per la Valle delle Camerate, dirigendosi verso l'incubatoio trote di lago.
Nota: se si utilizza l'app, selezionare l'incubatoio per calcolare il percorso automobilistico di accesso ed eventualmente avviare la navigazione.
Si raggiunge e supera l'incubatoio, su strada per lo più sterrata ma ben praticabile, proseguendo fino ad attraversare un ponte in ferro (non il primo ponte che si trova), e salendo fino all'Agritur San Lorenzo di Persegno:
Si può parcheggiare, con il permesso dei gestori, all'agritur stesso, oppure proseguire per circa 500 m, fino a trovare una comoda piazzola sulla destra. In questo modo si abbrevierà il percorso di rientro.
Dall'agritur si prosegue a piedi per circa 300 m, fino a trovare un bivio, con indicazione strada senza uscita, dove si devia a sinistra rispetto alla stradina principale:
Oppure, dalla piazzola, si torna indietro per circa 200 m, fino a raggiungere lo stesso bivio, e si devia a destra.
Si prosegue in leggera salita per comoda stradina
oltrepassando un segnavia:
Al successivo bivio, si prosegue, oltrepassando una sbarra:
Al bivio successivo si segue l'indicazione verso destra
e poco dopo di nuovo:
Si risale lungo un canale
e ad una successiva biforcazione, ci si tiene a sinistra:
Dopo una decina di minuti, in rapida successione, si prende a destra
e a sinistra, con indicazione:
Un'altra decina di minuti e si raggiunge un punto panoramico, con vista sul Monte Castello di Gaino e sul Lago di Garda:
Dopo aver piegato a destra (sud ovest), si sale ancora, e in corrispondenza di un piccolo corpo roccioso lo si supera, direttamente, o aggirandolo sulla sinistra:
Si sale per boscaglie, su terreno a tratti scosceso,
finché una quarantina di minuti dopo il punto panoramico il sentiero svolta decisamente a sinistra, traversando in costa
fino a raggiungere, dopo una decina di minuti, una cresta:
Si prosegue lungo la cresta, o in qualche tratto poco a sinistra:
Si arriva così a un punto, circa a quota 1200, dove per evitare un risalto si utilizza una cengia attrezzata che traversa a sinistra, con sottile cordino:
Alla fine, si ripiega a destra verso la cresta, e la si segue:
Questo tratto di cresta, visto dall'alto, si presenta così:
Si evitano gli ultimi due denti di roccia prendendo una cengia erbosa che scende a destra, parzialmente attrezzata con vecchi spezzoni di corda:
Si raggiunge così un canalino e lo si risale verso la forcella formata dalla cresta con il corpo principale:
Dalla forcella, inizialmente a sinistra, si seguono le tracce e gli occasionali bolli e segni, con molta attenzione, poiché il percorso è abbastanza articolato, con brevi traversi alternati a decise e ripide risalite:
Ci si ritrova in cresta,
ma si devia di nuovo a destra
entrando in un ampio canale, dove ci si riporta quasi subito a sinistra, a ridosso di un corpo roccioso, per trovare nuovamente un cordino:
Poi di nuovo cresta
e in breve si giunge al faro eolico solare:
Da lì alla vetta è una breve passeggiata:
Splendidi i panorami tutto attorno.
Dalla cima si scende verso il Bivacco Due Aceri
e si prosegue lungo il comodo e ampio sentiero:
Si prosegue sul sentiero, tralasciando le indicazioni per Malga Valle, e dirigendosi verso il Passo dello Spino:
Lo si raggiunge dopo circa 45 minuti:
Lì si prende inizialmente verso nord-nord-ovest, seguendo l'indicazione per Palazzo Archesane. Si percorre così un comodo e ampio sentiero, mai troppo ripido, prevalentgemente in direzione nord-est e poi est-nord-est:
In una mezz'oretta si raggiunge Palazzo Archesane, e si prosegue ancora, per 30-40 minuti, fino a raggiungere il punto di partenza.
■ gb, 2018-04-29
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