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Ferrata

ALTA VIA BEPI ZAC, II PARTE

da Passo San Pellegrino

Forcella

La stragrande maggioranza degli escursionisti, dopo aver percorso il tratto dell'Alta Via Bepi Zac che si svolge dal Passo delle Selle fino alla Forcella del Ciadin, abbandona il sentiero e ridiscende a valle.

L'itinerario qui descritto percorre invece la seconda parte parte dell'Alta Via, da Forcella del Ciadin fino alla Forcella dell'Uomo. Si tratta di un percorso più solitario e impegnativo del primo, meno attrezzato, che a maggior ragione richiede adeguata esperienza e passo sicuro. Non presenta passaggi in galleria.

Belli, come nella prima parte, i panorami da entrambi i lati della cresta.

Viene qui proposto come itinerario indipendente, con partenza e arrivo a Passo San Pellegrino, ma può in realtà essere "unito" alla prima parte, dall'escursionista allenato.


Accesso

Si può parcheggiare nell'ampio piazzale che si trova dal lato opposto della SS 346 rispetto alla stazione a valle della Seggiovia Costabella.


Percorso

Dal parcheggio, si aggira l'Hotel San Marco, per trovare la strada bianca che sale inizialmente in direzione nord-est verso Baita Paradiso:

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Dopo meno di mezz'ora si raggiunge un bivio

Bivio sx

dove si volta a sinistra, e poche decine di metri dopo, alla palina, si lascia la strada per il sentiero 637, che sale per prati:

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Il successivo bivio si trova in località Palon de le Valate, 2186 m, a una dozzina di minuti dal precedente. Si tiene la destra, e si prosegue ancora per prati

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poi per una zona di massi:

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Si arriva così ad un altro bivio, in località Palon del Bianco, 2300 m, dove si prosegue dritti, salendo a larghi zig-zag prima su prato

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poi tra massi

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infine sui ghiaioni alla base della Forcella del Ciadin:

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In un tratto in obliquo verso sinistra, un muretto offre un ostacolo ben facile, grazie ai gradini alla sua sinistra:

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Poi si prosegue su sentiero con tratti scalinati, e qualche cordino:

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Si raggiunge così l'Alta Via Bepi Zac, all'altezza della Forcella del Ciadin, 2864 m, dopo circa 1h 45' dalla partenza:

Bivio dx

Si prende a destra, sulla cengia che costeggia una galleria

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e che poi passa su un ponticello, con cordino:

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Si prosegue salendo in obliquo verso destra

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poi ci si abbassa

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fino a una forcella panoramica:

Panorama
verso Gran Vernel e Marmolada

Sci scende ancora a destra, sotto le pareti

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per poi risalire a una forcellina:

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Segue un singolare passaggio, molto stretto:

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Poi una breve risalita

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porta ad una parete appoggiata, che si risale con l'ausilio di cordino e pioli:

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Dopo un traverso a destra

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si giunge ad una forcella, più ampia e panoramica della precedente:

Forcella

Sono visibili in primo piano il Col Ombert e il Rifugio Passo San Nicolò, in secondo piano il Colac, e sullo sfondo il Gruppo del Sella.

Il percorso prosegue quindi su facili ghiaie, in obliquo

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per poi aggirare a destra e salire,

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passando così poco a sinistra di Punta de le Valate.

Si scende e sale poi leggermente, seguendo le tracce di sentiero e i segni bianco-rossi

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Forcella

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fino a raggiungere il segnavia che indica grossomodo metà del percorso di cresta, 45 minuti dopo la Forcella del Ciadin, e altrettando da Forcella dell'Uomo:

Segnavia

Si procede, passando sulla destra della cresta

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salendo dei gradini

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e lasciandosi alle spalle Torre California, un suggestivo e caratteristico monolite:

Torre California

Seguono un'altra forcellina

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un tratto di sentiero esposto e parzialmente attrezzato

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sotto le pareti della Ponta del Ciadin:

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Ci si alza qualche decina di metri, anche con l'ausilio di cordini:

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e si traversa nuovamente verso destra, in posizione talvolta esposta:

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fino a scorgere, in basso a destra, le particolari formazioni rocciose che emergono nell'ampio canalone sottostante la Forcella dell'Uomo:

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Anche Cima dell'Uomo è ora visibile, compresa la croce di vetta:

Cima dell'Uomo

Ancora un po' di traverso a destra

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e una risalita

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e si raggiunge la Forcella dell'Uomo, con il caratteristico riparo:

Forcella dell'Uomo

Per una discesa più agevole, si può, anziché scendere direttamente lungo il canalone alla base della forcella, andare a cercare i ghiaioni che si trovano sotto Cima dell'Uomo.

A questo scopo, ci si tiene sulla sinistra, proseguendo di fatto sul sentiero verso il Sasso di Tasca, prima scendendo sulla sinistra del canalone

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fino a un ponticello

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che si oltrepassa:

Ponticello

Dopo aver aggirato a sinistra e sceso un passaggio attrezzato

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si attraversa su ghiaie:

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In corrispondenza di un corpo roccioso, non si scende ma si risale un poco a sinistra, seguendo i segni bianco-rossi, e si attraversa un forcellino

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e subito a sinistra un'altro, più stretto:

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Dopo qualche passo in discesa, si attraversa di nuovo su ghaiaie

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fino a un segno, dove si abbandona il sentiero segnato

Deviazione

per scendere su lungo e morbido ghiaione, prima direttamente verso il basso

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poi in obliquo verso destra, puntando alla forcella a destra dell'Om Picol:

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Un traverso su tratti di pietraia, ghaie e prati

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porta all'ampia e comoda forcella:

Forcella

Si scende lungo la strada di servizio della pista da sci

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fin dove svolterebbe a sinistra verso la stazione intermedia dell'impianto; lì si continua a scendere su traccia di sentiero prativo:

Bivio dx

Si raggiunge così una strada bianca, prendendola verso destra

Bivio dx

e subito dopo ci si ricongiunge alla strada bianca iniziale, che si segue verso valle fino a tornare al punto di partenza:

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gb, 2018-08-11

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