ferrata Kaiserjager da Val San Nicolò
Bellissima escursione ad una delle cime più panoramiche delle Dolomiti. La prima parte dell'itinerario, adatta a tutti, si svolge nell'incantevole Val S.Niccolò. Dal termine della valle inizia la parte alpinistica che, oltre ad un maggior dislivello, presenta la salita della bella ferrata Kaiserjager al Col Ombert.
Da non sottovalutare e da intraprendere solo con appropriato equipaggiamento. In caso di presenza di altri alpinisti, fare particolare attenzione alla caduta sassi.
Punto di partenza dell'escursione é il parcheggio a pagamento situato in località Sauch in Val San Niccolò, al termine della strada carrozzabile che si prende da Pozza di Fassa.
Direttamente dal parcheggio (m.1.730), prendere il comodo sentiero dei Rusci che costeggia a sud il Rio San Niccolò.
Con un comodo percorso, in circa un'ora si arriva ai piedi di un'ampia cascata
che si può facilmente guadare poco distante dalla Baita delle Cascate.
Ad inizio stagione, in presenza abbondante di acqua, conviene guadare il torrente qualche centinaio di metri più a valle, deviando dal percorso seguendo l'indicazione per il rifugio delle cascate.
Per la sua piacevole posizione e per i bei prati che la circondano, la Baita delle Cascate
(m.2.011) costituisce di per sé una gratificante meta per gite familiari.
Proseguendo invece per la ferrata, dal rifugio ridiscendere per un breve tratto la valle, procedendo in direzione N-O
fino ad incontrare il sentiero n.608 per il rifugio Passo San Niccolò.
Si sale ora più decisamente, prima nel bosco
e poi per spazi aperti, per il sentiero sempre ben tracciato, fino a raggiungere la sommità di cresta (un'ora dal rifugio).
La splendida visuale che ci si presenta ripaga la ripida salita. Su tutte, svetta la maestosa parete sud della Marmolada.
Proseguendo in direzione S-E lungo il crinale, in circa 15 minuti si raggiunge il rifugio Passo San Niccolò (m.2.340).
Anche questo rifugio costituisce una buona e appagante meta per chi non se la sente di affrontare la ferrata. Vale comunque la fatica fatta fin qui.
Proseguendo invece dal rifugio, seguendo il sentiero P01, si sale in breve all'evidente attacco della ferrata (quota m.2.420).
Il breve canalino iniziale costituisce la parte più difficile della ferrata,
tendenzialmente sempre appoggiata, ma da non sottovalutare.
Lungo il tracciato sono evidenti reperti della IGM. La ferrata è ora più agevole e sale velocemente di quota.
Subito dopo una facile ed esposta cengia, é situato il tratto finale che porta alla tabella che indica la fine della ferrata.
Da qui, seguendo le tracce del sentiero, si giunge in breve in cima al Col Ombert (m.2.670, 1h30' dal rifugio Passo S.Niccolò).
Il panorama a 360° dalla vetta é entusiasmante:
Sella e Piz Boé, Catinaccio, Punta Vallaccia, Costabella, Cima Uomo, Sasso Vernale, Ombretta, Vernel, Colac e, sopra tutte, la Marmolada, solo per fare qualche nome.
Dalla cima, prendere il sentiero che scende sul versante nord in direzione del rifugio Contrin.
A quota m.2.540, alla biforcazione, prendere il sentiero che prosegue in quota verso E in direzione della bastionata che chiude la valle (ometti).
Si raggiungono in breve i ruderi di fortificazioni militari della IGM e, con una breve risalita,
si aggira la bastionata per tornare nuovamente nel versante della Valle San Niccolò.
Si segue il sentiero SdP/609 per la Baita delle Cascate
che si raggiunge (circa 1h30' dalla vetta) dopo essere passati nei pressi di malga Jonta.
Dalla Baita alle Cascate si ripercorre lo stesso sentiero d'andata fino al parcheggio.
■ rd, 2018-06-23
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