per Via Normale, da Bivacco Fiamme Gialle
La Via Normale al Cimon della Pala è un classico delle Dolomiti. Sebbene non difficile, in quanto non supera il III grado, non va sottovalutata la possibilità di perdere l'orientamento, sia in salita che in discesa, e l'ambiente comunque potenzialmente severo. I panorami e gli scenari lungo la salita e in vetta sono eccezionali.
Il punto di partenza è il Bivacco Fiamme Gialle, che può essere raggiunto salendo per la Ferrata Bolver Lugli o lungo la Valle dei Cantoni; si vedano gli itinerari specifici.
Le soste sono attrezzate o facilmente attrezzabili; lo stesso dicasi per le protezioni.
Nota dell'autore: Ringrazio molto gli amici Roberto e Patrik, che hanno condiviso con me questa salita e che compaiono in varie fotografie. Ringrazio anche Patrik per avermi fornito alcune fotografie.
Si traversa verso sinistra su ghiaie, badando a non salire per ingannevoli tracce di sentiero:
Si passa sotto una nicchia e si continua a traversare:
Solo quando si raggiunge quasi la spalla del Cimone, si piega a destra e si inizia a salire, seguendo gli ometti:
Si procede a zig-zag, badando bene a seguire gli ometti e a non perdere la traccia:
Si raggiunge in questo modo una forcella:
La si oltrepassa, scendendo lungo una cengia:
Si entra nel Bus del Gat, che altro non è che una piccola grotta (attenzione alla possibile presenza di vetrato all'interno):
Se ne esce per lo stretto foro, facendo passare prima lo zaino:
Si risale il canale a destra, fino a raggiungere una forcella:
A sinistra si risale una parete attrezzata con cavo metallico:
Poi, a sinistra del tratto terminale del cavo, si supera un breve passo di IV e si risale più facilmente il resto della paretina, fino ad arrivare su un terrazzino di ghiaia, tra due pareti:
Si risale quella di sinistra, detta Schena del Mul:
Si raggiunge così un'altra forcella, dalla quale si risale la parete di sinistra:
Si raggiunge così la cresta. Da un masso si traversa lungo la cresta, compreso un tratto molto stretto ed estremamente esposto, fino a raggiungere le Terre Rosse:
Da lì si raggiunge in breve la croce di vetta.
Si segue il percorso di andata, con un paio di calate in corda doppia, di lunghezza inferiore ai 30 m. Il primo chiodo di calata lo si trova alla sommità della Schena del Mul, un secondo qualche metro sotto:
Conviene utilizzare questo. Ci si cala nel pozzo a sotto a sinistra. Poi, in pochi metri ci si ritrova sul terrazzino di ghiaia, dove si trova un secondo chiodo di calata:
Con questo si scende la paretina, ed eventualmente una parte del tratto attrezzato. Per il resto, si procede lungo il percorso di andata.
Nel canale sopra il Bus del Gat è presente un terzo chiodo di calata, utile solo in presenza di neve o ghiaccio. Nello stesso canale, attenzione comunque a non scendere troppo, o si mancherà il Bus del Gat; un ometto segnala a sinistra la posizione del foro.
■ gb, 2010-08-29
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