Giro del lago
Il Lago di Cavedine si trova adagiato in una bella conca tra le pendici occidentali del Bondone e una dorsale detritica formata da un'antica frana, le "marocche". E' lungo circa 2,5 Km, le sue acque sono generalmente fredde, e si trova circondato dai rilievi della Valle dei Laghi, che si possono ammirare durante il giro.
Si tratta di una camminata non particolarmente impegnativa, che richiede tra le 2 ore e le 2 ore e mezza, in parte sul lungolago orientale, in breve parte su strada, poi su ciclo-pedonabile e in buona parte su sentiero boschivo.
Descriviamo qui il giro in senso anti-orario.
Novembre 2019: Aggiunte due varianti di sentiero, in colore più scuro sulla mappa.
Si raggiunge uno dei parcheggi situati lungo la sponda sud-est o la sponda est deviando dalla SS 45bis.
Da nord, a Sarche, si prende in direzione di Ponte Oliveti, si piega a sud oltrepassando Pergolese, raggiungendo poi il lago.
Da sud, a Dro, si prende inizialmente la SP 84 in direzione del Bondone, per deviare a sinistra seguendo le indicazioni per il lago, che si raggiunge poi rapidamente.
Partendo da uno dei parcheggi sopra indicati, ci si incammina verso nord. Si percorre un tratto sul sentiero lungolago, e quando questo si interrompe, un tratto su stradina:
Bella la visuale sui rilievi circostanti, come il Monte Brento:
e il Monte Casale:
Ci si avvicina così alla zona dove l'immissario, il Rio Rimon, che proviene dal Lago di Toblino:
Si oltrepassa il ponte sull'immissario, e altri due ponticelli:
Si prosegue brevemente su ciclo-pedonabile, per poi svoltare a sinistra su sentiero sterrato:
Lo si segue, fino a raggiungere, in leggera discesa, un edificio rurale apparentemente non abitato; assecondando un paio di tornanti in discesa, si prosegue per il sentiero più evidente, tornando così in zona boschiva:
Dopo aver percorso la lunghezza del lago in direzione sud, si raggiunge e oltrepassa la vecchia centrale idoelettrica di Fies:
Ancora un tratto di sentiero nel bosco, e si raggiunge nuovamente la sponda sud-est, dove si prosegue sul lungolago:
Nei pressi del molo
la presenza di una scalinata facilita la discesa alla riva, dove un ritemprante pediluvio può risultare particolarmente gradevole nella stagione calda:
Proseguendo verso nord, si chiude il giro, raggiungendo il punto di partenza.
La prima delle due varianti rappresentate in colore più scuro sulla mappa permette di rimanere più sul culmine della collina, e di evitare il passaggio in area privata, benché su sentiero percorribile.
Si imbocca prendendo a destra a un bivio nella zona a nord-ovest del lago, anziché procedere dritti per prendere la stradina in discesa:
Con vari saliscendi, si percorre prima una sterrata poi una traccia:
Con un'ultima rampetta in discesa, si confluisce sul sentiero comune:
La seconda variante presenta il vantaggio di pendenze più dolci, e si prende poco dopo la confluenza di cui sopra, prendendo a sinistra anziché proseguire dritti:
Si procede su traccia,
fino a confluire sul sentiero comune.
■ gb, 2015-06-07
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