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Alpinismo

CASTELLETTO INFERIORE

per Via Normale, da Rifugio Tuckett

Castelletto Inferiore - Via Normale

La Via Normale al Castelletto Inferiore, nella classica guida di Buscaini e Castiglioni, viene descritta come una via di II grado. Evidentemente, per i seppur autorevoli relatori, essa aveva il carattere di una salita davvero poco impegnativa. E' opinione comune, rispetto al modo in cui vengono attribuiti i gradi di difficoltà oggigiorno, che la reale difficoltà sia di III, III+, con un passo di IV-.

La via è vicina al rifugio e frequentata, anche come parte di altre vie. Le soste sono su chiodi cementati, lungo le lunghezze si riesce a piazzare protezioni veloci. Nella seconda parte, sebbene relativamente facile, è opportuno procedere di conserva, piuttosto che slegati, per via della notevole esposizione.

Nota dell'autore: Ringrazio molto Alberto che ha condiviso con me questa salita e che compare in svariate fotografie.


Accesso

Dal rifugio Tucket si sale per evidente traccia di sentiero verso la base del lungo camino, inclinato a sinistra, che si trova nella metà sinistra della parete. Qui si trova l'attacco.


Tracciato e salita (prima parte)

L1: Si sale lungo il camino:

e si sosta su anello cementato. 35m, III e III+.

L2: Si continua a salire lungo il camino, fino a raggiungere una comoda sosta, sulla sinistra, con doppio anello cementato:

25 m, III e III+.

L3, L4: Si sale prima seguendo ancora il camino, poi su rampa e roccette più facili, infine su un'ampia terrazza coperta di ghiaia, alla base di un grande camino:

Entrambe le soste sono su doppio anello cementato. 50 m, III, II, I.

L5: Si sale nel grande camino, spesso arrampicando sulla sua parete sinistra. Bella la vista sul rifugio:

Due belle clessidre all'inizio, poi un tratto intermedio difficilmente proteggibile, con passaggio di IV-, infine sosta su grossa clessidra:

45 m, III, III+, passo di IV-.


Tracciato e salita (seconda parte)

In questa parte le difficoltà non raggiungono il III grado e si può procedere di conserva. Si risale il canale sopra il grande camino:

fino a raggiungere la forcella al suo termine, poi si prende a destra salendo su roccette fino ad una grande cengia sulla spalla ovest (ometti):

Si percorre la cengia verso destra fino a raggiungere la parete sud, e si prosegue lungo la cengia, attraversando verso destra buona parte della parete, con qualche passaggio esposto:

Si prende a riferimento il "naso", una caratteristica sporgenza in alto a destra:

Quando, lungo la cengia, si trova una rampa che sale verso destra in direzione del naso, la si prende. Dove si trova una fessura verticale con spit, anziché salire si traversa un po' a destra, poi di nuovo in obliquo fin quasi sotto il naso:

Su grossi massi appoggiati ma stabili, si sale appena e poi si obliqua a sinistra, fino a raggiungere roccette molto facili, su cui si procede leggermente a destra in direzione dello spigolo est:

Si tralascia un evidente intaglio per salire a sinistra, raggiungendo la facile, ampia e breve cengia sommitale che porta verso la vetta:


Rientro

Si ripercorre la cengia sommitale a ritroso, verso est, e si scende all'intaglio:

Lo si attraversa, trovando sul lato nord un anello di calata:

Si effettua una prima calata di circa 50 m:

Si approda così su un terrazzo con un altro anello di calata, da dove si scende per poco meno di 30 m, per ritrovarsi sul ghiaione alla base della parete nord.

Si scende per tracce di sentiero e ometti, verso l'insellatura a nord-ovest, per poi scendere più direttamente a ovest, e infine confluire sul sentiero 316. Seguendolo verso sud, si torna infine al Rifugio Tuckett.

gb, 2013-09-26

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